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Una meta di cui sparlare? Il Friuli Venezia Giulia, “Best in travel 2016” per la Lonely Planet, la “Bibbia” dei curiosi in giro per il mondo, per le sue zone vinicole. Ma per favorire il passaparola bisogna stare al passo dell'offerta e della qualità

Italia
I vigneti del Friuli Venezia Giulia tra le mete top per la Lonely Planet

Una meta di tendenza di cui tutti parlano? Il Friuli Venezia Giulia, “Best in travel 2016” per la Lonely Planet, la “Bibbia” dei viaggiatori più curiosi in giro per il mondo, al top delle mete turistiche 2016 per l’Italia, quelle destinate a diventare le più popolari e ricercate, accanto alla capitale Roma, in particolare per le sue zone vinicole, che rappresentano un’attrattiva turistica unica. Ma per favorire il passaparola tra i turisti, e perché il loro viaggio non sia un unicum, bisogna stare al passo dell’offerta e della qualità, sotto tutti i punti di vista, dal territorio all’accoglienza, dalla gastronomia alla produzione enoica. Un tema su cui la Regione si confronta: “la notizia - ha sottolineato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani - è un motivo di orgoglio, ma anche una responsabilità. Ora che iniziano a conoscerci dobbiamo mettere in campo le risorse migliori: va fatto un salto di qualità, in particolare nell’accoglienza, in modo da far venire e tornare i turisti favorendo il passaparola”.

In particolare, la Regione è presente nella speciale classifica per le sue zone vinicole, che rappresentano un’attrattiva turistica unica, una destinazione per la quale l’apprezzamento dei visitatori cresce di anno in anno, come conferma il responsabile Italia di Lonely Planet Angelo Pittro, secondo il quale il Friuli può vantarsi di essere una tra le poche destinazioni turistiche al mondo dove ad un’enogastronomia di ottimo livello può essere associata anche un’esperienza di cultura e natura. Dalle semplici tavole degli agriturismo, alle raffinate sale da pranzo e alle degustazioni tra i vigneti, le cantine della Regione, secondo la Lonely rappresentano uno stile di vita autentico, in cui l’enogastronomia di qualità diventa valore non negoziabile. Il Friuli è un grande vigneto adagiato tra i monti e il mare, dove si producono ogni anno alcuni tra i migliori bianchi d’Europa, rossi eccellenti e vini da dessert: un vigneto raccolto in otto zone Doc, tre Docg regionali e due Doc interregionali, 20.000 ettari, coltivati da oltre 1.500 aziende vitivinicole, con una produzione annua di 80 milioni di bottiglie. Accompagnata e valorizzata da una ricca produzione agroalimentare, testimoniata da sei certificazioni Dop e Igp, come il Prosciutto di San Daniele o il formaggio Montasio, da nove presìdi Slow Food e da 156 prodotti tradizionali censiti e schedati.

“La Regione - spiega il direttore di PromoTurismoFVG Marco Tullio Petrangelo - da anni sta puntando sul turismo come leva di sviluppo e Lonely Planet ha certificato quello che da sempre è nel nostro Dna, la genuinità, i ritmi lenti, l’autenticità dei rapporti”.

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