02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

UNA NUOVA CANTINA PER GLI ANTICHI CAVALIERI, PROPRIETARI DI UNO DEI PATRIMONI AGRICOLI PIU’ VASTI D’ITALIA: E’ QUELLA DEL SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA NEL CASTELLO DI MAGIONE IN UMBRIA

Italia
Una veduta del Castello di Magione

Nato intorno al 1150-1170 come ricovero per i pellegrini che si recavano a Roma o Gerusalemme e che percorrevano la vicina via Francigena verso Santiago de Compostela, il Castello di Magione fa parte di uno dei patrimoni agricoli più vasti d’Italia, che affonda le sue radici all’epoca delle crociate, quando i suoi proprietari ed antichi cavalieri si trovavano nella Terra Santa. Ed è proprio in questo antico Castello, che nasce la nuova Cantina del Sovrano Militare Ordine di Malta, nel cuore dei vigneti dell’omonima azienda, in località Capannelle (Perugia) in Umbria.
“Avevamo la necessità - spiega Sandro Pistucchia, direttore generale delle aziende agricole - di una struttura adeguata per la trasformazione delle nostre uve dopo che negli ultimi anni avevamo recuperato gli ambienti delle antiche cantine del Castello, di certo molto suggestivi ma per il resto ormai inadatti”.

Iniziato nel 2005, il progetto ha portato alla realizzazione della nuova Cantina, disegnata da Antonio Abbozzo, che si estende su una superficie di 1.300 mq, distribuiti su due livelli: al piano interrato, l’area di vinificazione, con vasche di fermentazione in acciaio inox; al primo piano, invece, la linea di imbottigliamento, il magazzino di stoccaggio, il reparto spedizione, gli uffici ed il laboratorio. La cantina per la maturazione in legno di vini rossi, sarà mantenuta nella storica sede del Castello di Magione. La capacità di vinificazione è pari a 4.000 quintali di uva, poiché pensata anche per la vinificazione delle uve dei vigneti della Commenda Meniconi Bracceschi di Brufa di Torgiano, sempre di proprietà dell’Ordine.

“Tra i nostri intenti - spiega Fabrizio Leoni, direttore del Castello di Magione - c’è quello di sviluppare al meglio le potenzialità del Grechetto, unico vitigno autoctono umbro a bacca bianca, che merita una giusta attenzione soprattutto per le potenzialità, frutto di una corretta gestione agronomica”.

L’azienda agricola Castello di Magione si estende su una superficie di 550 ettari: 36 coltivati a vigneto, 24 ad oliveto ed il resto destinato a bosco e altre coltivazioni. I vigneti, che ricadono tutti nella Doc “Colli del Trasimeno”, si estendono ad un’altitudine tra i 250 ed i 350 metri. Sono destinati per il 55% ad uve bacca rossa (Pinot Nero, Merlot, Gamay, Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Canaiolo) e per il restante 45% ad uve a bacca bianca (Grechetto, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Trebbiano).

Il patrimonio agricolo del Sovrano Militare Ordine di Malta

Le aziende agricole di proprietà del Sovrano Militare Ordine di Malta consistono di circa 5000 ettari di terreno, suddiviso in 15 aziende distribuite nella Penisola, ma concentrate soprattutto nel centro Italia. Un patrimonio che rappresenta una delle più grandi realtà agricole nazionali, formatosi nel tempo e che affonda le sue radici già nel periodo delle crociate quando l’ordine si trovava a Gerusalemme. Accanto a commende come quelle di Magione o della Sugarella (Viterbo), del XII-XIII secolo, vi sono possedimenti pervenuti a seguito della soppressione dell’ordine dei Templari nel 1312 come la proprietà di San Giustino di Piccione in Umbria. Ma è nel XVII e XVIII secolo che i Cavalieri costituiscono in Umbria un’importante realtà patrimoniale dove accanto alle due commende, di Magione e San Giustino, si sono affiancate San Benedetto di Mugnano e San Sigismondo di Marsciano.

Molte altre proprietà sono, invece, di più recente acquisizione: le aziende di Brufa (Perugia) e di Spresiano e Chiarano (Treviso) si sono formate alla fine del 1800, mentre nella metà del secolo scorso si sono aggiunte, per lasciti o donazioni, le proprietà dell’Italia meridionale, delle Marche e del Friuli, come l’azienda Rocca Bernarda (1977). Ultima in ordine di tempo, acquistata dall’Ordine nel 2003, l’azienda Beato Gerardo in Veneto, nella zona del Montello, dove sono prodotte le uve da cui nasce il Prosecco “Villa Giustiniani”.

In questo ricco patrimonio agricolo, quattro sono le aziende vitivinicole: Rocca Bernarda (50 ha) nella zona Doc Colli Orientali del Friuli, storica azienda alla quale si deve il recupero della produzione del Picolit; Castello di Magione (34 ha) nella zona Doc Colli del Trasimeno; la Commenda Meniconi Bracceschi di Brufa di Torgiano (14 ha) nella zona Doc Torgiano; infine Beato Gerardo di Giavera del Montello (22 ha) a Nervesa della Battaglia in provincia di Treviso nella zona Doc Montello Colli Asolani, che ha recentemente ottenuto la Docg Prosecco.

Il Sovrano Militare Ordine di Malta

Fondato a Gerusalemme intorno al 1050, il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta ha una duplice natura: è uno dei più antichi Ordini religiosi Cattolici e al tempo stesso ente primario di diritto internazionale. Alcuni dei suoi membri sono religiosi - avendo pronunciato i tre voti di povertà, castità ed obbedienza - altri hanno pronunciato la sola promessa di obbedienza. La maggior parte dei cavalieri e delle dame dell’Ordine sono laici. I membri del clero sono ammessi come cappellani. Il Gran Maestro governa l’Ordine contemporaneamente quale sovrano e superiore religioso. Le istituzioni che riuniscono i membri dell’Ordine - 6 Gran Priorati, 6 Sotto Priorati e 47 Associazioni Nazionali - sono presenti in 56 Paesi.

Nella sua natura unica di Stato sovrano e organizzazione umanitaria, l’Ordine interviene continuamente in nuovi Paesi, rispondendo costantemente alle richieste di aiuto umanitario.
Conosciuti sin dal Medioevo come Ospitalieri, i membri, lo staff e i volontari dell’Ordine si prendono cura ogni anno di milioni di persone. Il valore annuale delle sue attività umanitarie supera il miliardo di euro. La tradizione umanitaria dell’Ordine - oltre 900 anni - si rinnova ogni giorno nei suoi ospedali, centri medici e ambulatori presenti in oltre 120 paesi del mondo, con l’impegno dei suoi 12.500 membri, degli 80.000 volontari permanenti, coadiuvati da oltre 20.000 medici e paramedici. I suoi destinatari sono anziani, disabili, profughi, senzatetto, malati terminali, lebbrosi, bambini, tossicodipendenti.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli