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Una storia gloriosa, ma anche un presente florido per il Chianti Classico, che nel 2015 ha visto le vendite crescere dell’8% sul 2014, grazie ad un export che assorbe l’80% della produzione, ma anche al risveglio del mercato italiano (2%)

Nei 300 anni dal bando del Granduca Cosimo III de’ Medici “Sopra la Dichiarazione de’ confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno Superiore”, il Chianti Classico festeggia la sua storia ma anche un presente decisamente florido sui mercati: nel 2015 le vendite complessive del Gallo Nero sono salite dell’8%, merito del forte trend delle esportazioni a quota 80%, in oltre 100 mercati del mondo, ma anche grazie ad una ripresa del mercato italiano, che dopo vari anni di stasi torna a dare segnali di crescita (+2%).
Così prosegue l’andamento positivo delle vendite complessive del Chianti Classico che, dal 2009, l’anno più buio della crisi mondiale, non hanno mai smesso di crescere, segnano, nei 6 anni, un corposo +48%. Emerge dalla “Chianti Classico Collection”, di scena alla Stazione Leopolda di Firenze (www.chianticlassico.com) che, oltre a segnare il debutto delle nuove annate (2015 e 2014, Riserva e Gran Selezione 2013) è il primo grande evento per celebrare i tre secoli del Gallo Nero, per una denominazione che vanta una storia antica (e uno stato di salute) come poche altre tutelata dal Consorzio Vino Chianti Classico, il primo consorzio di produttori vitivinicoli nato in Italia (fondato 92 anni fa), che conta 580 associati, di cui 376 aziende che presentano le proprie etichette sul mercato, e danno vita ad un vero e proprio “distretto produttivo” con numeri da “grande impresa”, con un fatturato globale stimabile in oltre 700 milioni di euro, ed un valore della produzione vinicola imbottigliata sui 400 milioni di euro, in un territorio che strizza l’occhio anche alla candidatura a Patrimonio Unesco.
“Siamo molto soddisfatti dell’andamento del mercato - afferma Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio - un risultato che premia il lungo lavoro di rilancio della denominazione svolto negli ultimi anni e culminato con l’introduzione della Gran Selezione, la nuova tipologia di Chianti Classico sul mercato da due anni. La Gran Selezione è nata dall’esigenza di valorizzare le punte qualitative del Chianti Classico e oggi rappresenta circa il 4% delle vendite dei vini del Gallo Nero. Un grande vino che ha qualificato ulteriormente la nostra denominazione e che ha già riscosso successi di critica e l’apprezzamento del pubblico internazionale e che in breve tempo si è posizionato nella sfera delle eccellenze enologiche mondiali”.
Un altro dato interessante che emerge dal nuovo sistema informatico, messo recentemente a punto dal Consorzio Vino Chianti Classico per monitorare la presenza dei suoi prodotti sui mercati internazionali, è l’estrema diffusione del Chianti Classico nel mondo: sono oltre 100 i mercati di tutto il mondo che hanno visto arrivare, nel 2015, almeno una fornitura di Chianti Classico. E non solo quelli storici e tradizionali, che anche nel 2015 vedono gli Stati Uniti al primo posto, con il 31% delle vendite totali, seguiti dall’Italia al 20%, dalla Germania con il 12%, dal Canada con il 10%, da Regno Unito con il 5%, dai Paesi Scandinavi, Svizzera e Giappone al 4%, da Benelux, Cina e Hong Kong al 3%, e dalla Russia con l’1%.
Nella “client list” del Gallo Nero si trovano anche mercati insospettabili come Antille Olandesi, Bahrein, Belize, Bermuda, Uganda e Zimbabwe, tra gli altri. E le prospettive per il futuro sono ottime anche grazie alle sensazioni sulla vendemmia 2015, a detta di molti di eccezionale qualità, e con una produzione sui 292.000 ettolitri, un valore leggermente superiore alla media degli ultimi 20 anni.

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