UNA TRATTORIA DOVE INCONTRARE “GLI AMICI” MOLTO SPECIALI E GUSTARE “SAPORIDIVERSI”: DAL PROGETTO PILOTA ALL’IDEA CHE LA COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO RIVOLGE AI RISTORANTI, PERCHE’ ANCHE LE PERSONE DISABILI POSSANO METTERSI ALLA PROVA TRA I FORNELLI

Alle prese con i fornelli o prodighi di consigli per gli ospiti da un tavolo all’altro della sala, tredici ragazzi e ragazze, animano i pranzi e le cene di una tipica trattoria romana, dimostrando così che l’essere disabili non rappresenta di per sé un ostacolo insormontabile, ma si può trasformare in un’occasione per mettere alla prova la propria originalità, creatività e competenza. A partire da questo importante progetto pilota, il 12 giugno a Roma, la Comunità di Sant’Egidio presenta “Saporidiversi” in una tavola rotonda con al centro la “Creazione di nuovi posti di lavoro di qualità per persone disabili”, ripercorrendo così 8 anni di esperienza, solidarietà e impegno grazie alla “Trattoria de Gli Amici”, e lanciando al mondo della ristorazione del Belpaese l’idea di coinvolgere in stage e di inserire nel proprio staff persone disabili partecipando a un importante programma di formazione, sostegno e reale integrazione delle persone disabili nella nostra società (info: www.santegidio.org).
La “Trattoria de Gli Amici” rappresenta una risposta concreta all’inserimento lavorativo delle persone disabili, in un settore particolare, quello della ristorazione, molto attivo in una città come Roma. Per questo la tavola rotonda promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, con la partecipazione degli chef Filippo La Mantia e Antonello Colonna, sarà l’occasione per proporre ai ristoratori di tutta Italia, il nuovo ed importante cammino verso il completo inserimento dei ragazzi e delle ragazze disabili in uno dei settori lavorativi più importanti in Italia.
La “Trattoria degli Amici” è un laboratorio professionale attivo, che permette alle persone disabili disabili di avere una discreta autonomia economica e un lavoro in cui crescere. Il percorso intrapreso dalla Comunità di Sant’Egidio ha coinvolto negli anni tante persone e ha visto concretizzarsi il sogno di un’attività stabile, capace di dare normalità e continuità nel mondo del lavoro alle persone disabili. Quattro ragazzi disabili lavorano attivamente in cucina, organizzando i propri turni, imparando a preparare i piatti con gli chef e proponendo così una buona e classica cucina romana. Altri nove insieme a tre camerieri, a turno, animano le due sale del locale, servono e spiegano i piatti, presentano la carta dei vini e consigliano i clienti, con competenza e simpatia, soddisfatti del lavoro e del buon andamento del locale. Un gruppo di amici della Comunità di Sant’Egidio li aiuta volontariamente nella gestione del ristorante.
Insieme alla Comunità di Sant’Egisio i ragazzi de “Gli Amici” sperimentano un modo di lavorare organico, a partire dall’ottimizzazione dei costi, delle forniture e del personale, valorizzando i punti di forza e cercando di potenziare i punti deboli, dialogando con il disagio e mettendo alla prova la propria abilità. In poco tempo, il locale ha raddoppiato l’offerta aprendo anche a pranzo, ha raggiunto l’obiettivo primario di inserire nuove persone disabili nello staff, e, in collaborazione con la Birra Peroni, nel 2009 ha fatto da sfondo all’edizione n. 2 del di formazione professionale (commis di cucina e di sala) per disabili: per 6 mesi 15 docenti, tra specialisti, chef e professori, hanno dato vita ad un corso per 18 persone, per mettere le basi di una prima fase formativa nel settore della ristorazione. I corsisti hanno seguito lezioni di igiene, sicurezza, storia del lavoro, inglese di base e preparazione della sala. Hanno fatto pratica nelle cucine e debuttato nella sala e hanno seguito, in visite agli stabilimenti, le fasi produttive di caffè, birra e tanti altri prodotti enogastronomici.