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SPESA IN CAMPAGNA

Un’azienda agricola su tre continuerà a utilizzare vendita diretta e delivery nel post Covid

La pandemia ha stimolato nuove opportunità di business. Cia - Agricoltori Italiani : ad aprile e maggio 2021 con multicanalità +140% di fatturato
AGRICOLTURA, Cia, DELIVERY, VENDITA DIRETTA, Non Solo Vino
Un’azienda agricola su tre continuerà a utilizzare vendita diretta e delivery nel post Covid

Un’azienda agricola su tre continuerà a utilizzare la consegna a domicilio e la vendita diretta, attivati durante la pandemia, come opportunità di business anche nel post Covid. A dirlo è Cia-Agricoltori Italiani, con la sua organizzazione per la promozione della vendita diretta, la Spesa in Campagna. Uno strumento, quello del multicanale, che è stato in grado di rafforzare capitalizzare il rapporto diretto con i cittadini-consumatori: la consegna a domicilio e l’attività commerciale in azienda con il punto vendita, tra aprile e maggio 2021, hanno complessivamente raggiunto un +140% di fatturato tra le oltre 1.000 imprese agricole che aderiscono all’iniziativa Cia, che stanno continuando a offrire questo servizio al cittadino per consolidare il posizionamento sul territorio e fidelizzare i nuovi clienti che hanno continuato a comprare, direttamente nel punto vendita dell’azienda o tramite consegna a domicilio il sabato, i prodotti degli agricoltori, di qualità, sostenibili e che rispettano la stagionalità.
Cia - Agricoltori Italiani prevede che, da qui al 2022, un’azienda su tre sarà più orientata alla multicanalità della vendita diretta, capitalizzando l’esperienza non solo della consegna a domicilio, ma anche del punto vendita, della bottega di quartiere e dei mercati rionali. Sempre più pronta a trovare il suo spazio, anche quando di piccola e media dimensione, anche sul mercato online, così come nell’obiettivo della piattaforma Cia dalcampoallatavola.it, primo e-commerce con protagonisti gli agricoltori italiani. Di recente attivazione, il portale Cia nato con il sostegno di J.P. Morgan, permette, infatti, a tutte le aziende - soprattutto quelle che non potrebbero gestire un e-commerce in autonomia - di vendere a un prezzo congruo, recuperando così sulla catena del valore.
“Il calo delle vendite estive non è una novità - dichiara il presidente della Spesa in Campagna - Cia/Agricoltori Italiani, Matteo Antonelli - per questo ragioniamo già guardando a settembre-novembre, quando per via della sovrapposizione delle produzioni stagionali, ci sarà molto da vendere. Saranno mesi importanti per la ripresa e poter contare su più canali di vendita tornerà utile alle aziende che nel frattempo stanno migliorando il servizio per dare il meglio ai consumatori, ma anche per ridurre i costi della logistica, puntando molto sull’attività del punto vendita dove in tanti continuano a fare spesa”.
“Occorre non abbassare la guardia - interviene Claudia Merlino, dg Cia-Agricoltori Italiani - la nuova normalità richiede da parte nostra la stessa, se non maggiore, attenzione riservata alle aziende durante la pandemia. La ripresa va sostenuta, offrendo agli imprenditori strumenti oltre che supporto. Ecco perché rinnoviamo l’impegno per migliorare nei servizi e nella consulenza sulla vendita diretta e crediamo molto nell’opportunità dell’e-commerce. Il suo sviluppo tra le piccole e medie imprese va guidato nel tempo ed è quello che stiamo facendo”.

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