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Vecchie soluzioni per nuove sfide: torna in Italia il vuoto a rendere, la possibilità di riciclare le bottiglie vuote nei locali pubblici in cambio di una cauzione. Prassi già in uso 50 anni fa, fu abbandonata per i recipienti monouso

Vecchie soluzioni per nuove sfide: da oggi torna in Italia la possibilità di riciclare le bottiglie vuote nei locali pubblici in cambio di una piccola cauzione, una prassi già in uso 50 anni fa (poi entrata in disuso per la diffusione di recipienti usa e getta in plastica) e oggi riesumata grazie al regolamento del ministero dell’Ambiente sul “vuoto a rendere”, rivolta alla prevenzione dei rifiuti di imballaggio monouso. I negozi che aderiranno all’iniziativa saranno riconoscibili grazie ad un simbolo all’ingresso: gli esercenti che hanno scelto di aderire alla fase sperimentale del progetto, che durerà un anno e permetterà all’utente di ricevere dai 5 ai 30 centesimi per contenitore, l’hanno fatto con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori sull’importanza del riciclo, oltre a diminuire la produzione dei rifiuti.

Un altro segnale dell’ “ondata green” che, per fortuna, sta travolgendo l’Italia, con spesso il recupero di vecchie pratiche, cancellate dal consumismo. E questa dei vuoti a rendere ne è l’esempio: fino a 50 anni fa pagare una cauzione per il contenitore in vetro era la prassi, e oltre che avere la possibilità di restituirlo, si poteva anche la volta successiva acquistare un nuovo prodotto pagando solamente il contenuto (ad esempio dal lattaio, una volta comprata la bottiglia, si pagava solamente il prezzo del latte). Non è quindi una nuova iniziativa, come dimostra anche il fatto che in molti Paesi del Nord Europa, come Germania, Norvegia, Danimarca e Finlandia è realtà già da diverso tempo: il prezzo della cauzione varia in base al materiale in cui è composto il contenitore, e oltre al problema del riciclaggio, quindi l’aspetto ecologico, dà anche una spinta al problema dei senzatetto, che raccogliendo i contenitori (soprattutto nelle grandi città) ricevono dalla riconsegna un minimo guadagno.

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