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VENDEMMIA 2008 - IN ATTESA DELLA PANORAMICA SU TUTTA LA PENISOLA, WINENEWS PROPONE UNA “DEGUSTAZIONE” DELLE PREVISIONI: BOLLICINE, BIANCHI, ROSSI, ROSATI E PASSITI, PER OGNI VINO LA TESTIMONIANZA DI GRIFFE DELL’ENOLOGIA ITALIANA

Italia
Lodovico Antinori, uno dei più osannati ed eclettici produttori italiani nel mondo

Fine Agosto, tempo di previsioni per la vendemmia 2008: in attesa di un’analisi più diffusa e approfondita che potrete leggere domani su www.winenews.it, vi proponiamo una “degustazione” sulle prime impressioni: abbiamo chiesto a sei griffe dell’enologia italiana, ognuna particolarmente rappresentativa di diverse tipologie di vino - Bellavista per bollicine, Umani Ronchi per bianchi, Leone De Castris per i rosati, Tenuta San Leonardo e Tenuta di Biserno (Lodovico Antinori) per i rossi e Donnafugata per i passiti - i primi pronostici. Due i fil rouge in comune: la buona qualità delle uve e una comprensibile prudenza.
Come in un ideale menù, partiamo da un aperitivo a base di bollicine: “siamo - spiega Mattia Vezzola, enologo di Bellavista, una delle più celebrate etichette del Franciacorta - al secondo giorno di vendemmia. L’uva mediamente è buona, c’è una produzione di quantità moderata ma di buona qualità, con gli acini perfettamente maturi. La cosa importante è che grazie alla primavera prolungata e fredda, abbiamo una splendida diversificazione delle maturazioni a seconda delle esposizioni dei terreni, quindi se avremo sole per quindici giorni potremo programmare una vendemmia senza alcuna fretta”.
Dalla bollicine ai bianchi: “le uve più belle cha abbiamo - spiega Michele Bernetti della griffe marchigiana Umani Ronchi, famosa per i suoi Verdicchio - al momento sono quelle del Verdicchio. La maturazione sta procedendo molto bene, soprattutto dal punto di vista sanitario perché non ci sono state particolari malattie. Abbiamo un grado di acidità elevato, che è importante per la freschezza e per gli aromi di un vino bianco. Anche dal punto di vista della quantità abbiamo recuperato il “buco” del 20-30% del 2007, siamo quindi nella media, o forse appena sopra”.
A parlare dei rosati è Piernicola De Castris, alla guida dell’azienda salentina che ha fatto del suo “Five Roses” una delle etichette-simbolo di questo tipo di vino sempre più apprezzato: “per il Negroamaro e la Malvasia, uve base per il nostro rosato, la vendemmia inizierà tra qualche giorno, ma comunque ad oggi la situazione fa prevedere una qualità molto buona, anche se per un giudizio definitivo è bene aspettare. Quantitativamente c’è un calo dovuto al caldo e alla mancanza di piogge negli ultimi tempi”.
E dopo il rosato è tempo di un buon bicchiere di rosso: “le cose - risponde il marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga della Tenuta San Leonardo, che produce uno dei vini-simbolo dell’Italia nel mondo - stanno andando abbastanza bene, anche se noi fino a novembre-dicembre, quando i vini sono fatti, di solito non ci sbilanciamo. Comunque le uve sono sane, l’andamento stagionale ha dei tempi più alla “vecchia” maniera, al contrario dell’anticipo degli ultimi anni, quindi le maturazioni sono abbastanza indietro ma per noi va bene così, prevediamo una vendemmia fino a metà-fine ottobre. Le quantità fortunatamente non sono eccessive, direi nella norma, tendenti più verso l’alto che verso il basso”.
Di vini rossi parla anche il marchese Lodovico Antinori, alla guida della sua nuova “creatura” Tenuta di Biserno, a Bibbona, in Toscana, nella zona del bolgherese, già autore del “sogno” Ornellaia: “la vendemmia comincerà il 1 settembre con il merlot, che è pronto; poi dopo quindici giorni sarà la volta del cabernet franc e poi, a fine settembre, il sauvignon e le altre varietà. Siamo molto soddisfatti e fortunati - sottolinea Lodovico Antinori - perché abbiamo scarsissimi attacchi di peronospora che invece hanno falcidiato parte della costa toscana, e soprattutto non siamo stati colpiti dalla grandine che ha fatto danni colossali poco lontano da qui. Quindi sul livello della qualità dovremmo avere una vendemmia simile a quella dello scorso anno, e forse sulla quantità siamo superiori alle nostre medie programmate, che sono bassissime, ma che rispetto alla qualità possiamo gestire senza problemi. Dovrebbe essere una vendemmia generosa”.
E come non chiudere il nostro ipotetico menù con un bel passito, magari da Pantelleria: “sul 2007 abbiamo un po’ di uva in più grazie al minore scirocco, e le uve stanno maturando - racconta Antonio Rallo di Donnafugata, che sull’isola pantesca produce il suo famosissimo Ben Ryè - molto bene grazie alle favorevoli condizioni degli ultimi giorni. Già adesso sentiamo una ottima intensità aromatica nelle uve che abbiamo vendemmiato, così come in quelle che andremo a vendemmiare nei prossimi giorni. Se il clima sarà ideale anche per l’appassimento delle uve, dovremmo riuscire a produrre un buon vino”.

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