Una vendemmia che, da nord a sud, potrebbe essere definita in stile “vintage”: è il tratto saliente della campagna 2013 che riporta, per così dire, l’Italia enoica decisamente agli anni Ottanta; si registra, infatti, sulla gran parte del territorio nazionale un inizio delle operazioni di raccolta che ricorda da vicino quello che caratterizzava le vendemmie tra la metà degli anni Ottanta e gli inizi dei Novanta e che si intrecciava con l’arrivo dell’autunno. Quantità in aumento sulla scarsissima vendemmia 2012, ma non stiamo parlando di una vendemmia abbondante e, in molti casi, non in grado di rimettere il potenziale produttivo sulla media storica. Per i produttori si tratta certamente di una raccolta interessante, affascinante, in qualche caso, proprio per il suo carattere “d’antan”. Caratteristiche, quelle della raccolta 2013, confermate da Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio del Gallo Nero e patron della cantina Rocca delle Macìe dove “siamo giunti agli ultimi giorni di vendemmia”, dopo aver atteso la fine di settembre per raccogliere l’uva principe del territorio del Chianti Classico, il Sangiovese, dove i tempi di raccolta sono tendenzialmente tornati alla normalità, e, “in generale siamo soddisfatti sia dal risultato qualitativo che da quello quantitativo, circa il 25% in più sul 2012”.
La raccolta nelle tenute in Maremma del Merlot e del Syrah si è invece conclusa a fine settembre e le uve sono arrivate in cantina in ottimo stato fitosanitario. Se paragonata a quelle degli ultimi anni, dicono dalla cantina, “siamo in presenza di un’annata più fresca per questa zona. Questo ha permesso alle uve di raggiungere un maggiore equilibrio e di avere un recupero produttivo in termini quantitativi del 10% circa. Se da un lato si assisterà ad una minore concentrazione zuccherina, dall’altro avremo un migliore profilo aromatico grazie ad una maturazione avvenuta in modo costante e graduale”.
Info: www.roccadellemacie.com
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