Detto che mai come di questi tempi è più importante quanto vino (e a quali prezzi) si riuscirà a vendere che quanto se ne produce, nei giorni scorsi, come riportato da Federvini, il Ministero delle Politiche Agricole ha rilasciato i dati ufficiali definitivi sulla campagna vendemmiale 2020-2021. Da cui emerge che, in totale, l’Italia ha prodotto 49.066.003 ettolitri di vino, con una netta predominanza dei vini bianchi (28,6 milioni di ettolitri) sui vini rossi (20,4 milioni di ettolitri), prendendo il dato come riportato dal Ministero, ossia senza distinzione tra vini fermi e spumanti, che ovviamente incidono di più sulla produzione bianchista.
In ogni caso, è di 21,2 milioni la produzione Dop (13,1 di vini bianchi e 8,1 di vini rossi), 14,3 milioni di ettolitri sono i vini comuni (di cui 8,9 di bianco e 5,3 di rosso), mentre sono 12,8 milioni di ettolitri i vini Igp (6,6 di rossi e 6,1 di bianchi). La Regione più produttiva, di gran lunga, si conferma il Veneto, con 11,7 milioni di ettolitri di vino, davanti alla Puglia con 9 e all’Emilia Romagna con 7,8. A distanza, seguono Sicilia (3,6 milioni di ettolitri), Abruzzo (3,4), Piemonte (2,7) e Toscana (2,2), con la “top 10” completata da Friuli Venezia Giulia (1,8 milioni di ettolitri), Lombardia (1,5) e Trentino Alto Adige (1,2 milioni di ettolitri, mettendo insieme i dati delle Province autonome di Trento e Bolzano, ndr).
Tra le curiosità, ancora, emerge che, nel complesso, il Veneto è anche il primatista assoluto per la produzione dei vini bianchi (9,5 milioni di ettolitri), mentre la maggiore produzione rossista è quella della Puglia (5,5 milioni di ettolitri). Con le due Regioni che si contendono anche altri primati quantitativi: il Veneto, per esempio, è leader assoluta anche per la produzione di vini Dop (8 milioni di ettolitri in totale), mentre la Puglia è leader sulla produzione Igp, con 3,1 milioni di ettolitri.
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