Dopo gli anni più difficili del Covid, le grandi fiere del wine & food italiano sono ripartite in pompa magna, come ha testimoniato anche un’edizione da sold out di Vinitaly 2022. E come raccontano anche i numeri e le previsioni di Veronafiere, tra i top player del panorama fieristico italiano, che, nell’ultima seduta del cda, guidato da Maurizio Danese, ha rivisto al rialzo le previsioni di fatturato, con un target 2022 ora fissato a 101 di consolidato (erano stati 105,5 milioni nel 2019), in crescita di 5,2 milioni rispetto alle previsioni, con fatturato e marginalità sostanzialmente a livelli pre-pandemia.
“Il risultato dell’andamento complessivo - spiega una nota di Veronafiere - consente di recuperare i maggiori costi dovuti alle tensioni inflazionistiche, che comportano un aumento dei costi operativi e di struttura di 2,9 milioni di euro, e di incrementare l’ebitda di Gruppo da 12,6 a 14,1%”. Andamento positivo anche per le previsioni della Capogruppo Veronafiere Spa che stima di chiudere l’anno con un fatturato di 79,7 milioni di euro, superiore di 2,2 milioni al budget iniziale e con l’Ebitda in significativo miglioramento che registra un incremento significativo, passando dai previsti 8,4 milioni di euro (+10,9%) a 10,2 milioni, nonostante l’incremento dei costi dovuto al riposizionamento di alcune rassegne in calendario a gennaio-febbraio, bimestre condizionato ancora dalla pandemia.
“Siamo tornati a generare business per i nostri clienti e ricchezza per il territorio. È un risultato importante, che premia gli sforzi di tutti, anche dei dipendenti che sono stati in prima linea per superare la pesante crisi determinata dal periodo della pandemia - sottolinea l’amministratore delegato, Maurizio Danese - se non ci saranno altri imprevisti di natura esogena nell’anno, dovremmo chiudere con livelli di fatturato molto vicini a quelli del 2019 e siamo già pronti a intercettare la ripresa dell’attività sui mercati internazionali che presidiamo con le società partecipate, in primis Veronafiere Asia e Veronafiere do Brasil”. In particolare, si guarda a “Wine to Asia” a Shenzen, in Cina, che, nel frattempo, è stata riprogrammata dal 22 al 24 settembre, sulla data fissata del 26-28 agosto, ed a “Wine South America”, fissata da 21 al 23 settembre 2022 a Rio Grande Do Sul, in Brasile.
“I risultati confermano che Veronafiere si è dimostrata resiliente, capace di progettare la propria ripartenza, e prospettano un 2022 con un fatturato quasi a livello pre-pandemia, pure con le attuali tensioni inflattive e internazionali - evidenzia Federico Bricolo, presidente Veronafiere - una capacità progettuale che si è estesa anche alla realizzazione del primo Bilancio di sostenibilità della capogruppo che presenteremo a settembre. Sostenibilità sociale, economica e ambientale sono oggi condizioni preliminari di accesso e crescita sui mercati e questa nuova iniziativa ci permette di essere tra i primi operatori fieristici internazionali a comunicare in modo corretto questi valori”.
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