
Vinitaly 2025 si prepara ad aprire le sue porte al business del vino in fiera, dal 6 al 9 aprile 2025, ed ai wine lovers in città, a Verona. E lo fa coinvolgendo anche la massime istituzioni del Paese, a testimonianza del valore che ha il vino per l’Italia. Ed oggi, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale a Roma una delegazione di Veronafiere, guidata dal presidente Federico Bricolo, con l’amministratore delegato Maurizio Danese e il direttore generale Adolfo Rebughini, il sindaco di Verona Damiano Tommasi, il presidente Agenzia Ice Matteo Zoppas, la presidente Federvini (Gruppo Vini) Albiera Antinori e la presidente Ceev e Agivi-Uiv Marzia Varvaglione.
Un incontro avvenuto, peraltro, alla vigilia delle attese novità sui dazi Usa, che lo stesso Mattarella, nei giorni scorsi, prima nel “Forum della Cultura dell’Olio e del Vino” n. 44, promosso da Bibenda & Fondazione Italiana Sommelier (Fis), poi ad “Agricoltura è” a Roma, con la regia del Ministero dell’Agricoltura, aveva in qualche modo condannato, sottolineando che “un sistema di dazi e di chiusure creerebbe conseguenze fortemente negative anche per gli apparati produttivi interni. Pensiamo all’Italia: noi esportiamo il 40% del vino che produciamo, un terzo del riso che produciamo, importiamo la metà, il 50% del grano che ci serve. Quando si parla di guerre commerciali spesso si mette l’accento sull’aggettivo commerciali: bisogna metterlo invece sul sostantivo guerre, perché sono guerre anche queste di contrapposizione, che inducono poi a contrapposizioni sempre più dure e più pericolose”. Oggi, nell’incontro, il presidente Veronafiere, Federico Bricolo ha presentato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella temi e novità del Vinitaly 2025, il n. 57, sottolineando il ruolo guida della fiera per la valorizzazione del settore vitivinicolo italiano a livello internazionale, che lo stesso Mattarella ha toccato con mano, con la sua presenza al Vinitaly 2016 (edizione n. 50). “È un onore poter raccontare di persona al Presidente della Repubblica l’impegno che Veronafiere, attraverso Vinitaly, porta avanti da 57 anni, per promuovere al meglio il made in Italy enologico in tutto il mondo - ha commentato il presidente Veronafiere, Federico Bricolo - un progetto di sistema forte della collaborazione di tutti gli attori coinvolti: imprese, istituzioni e associazioni, accomunate dall’obiettivo di far crescere una filiera che per l’Italia rappresenta un importante valore economico, culturale e identitario. Siamo, quindi, grati al Capo dello Stato per il sostegno e la vicinanza che ha espresso a tutto il settore, in un momento particolare per il mondo del vino italiano dovuto alle tensioni globali che oggi condizionano i mercati di riferimento”.
Come omaggio alla storia e alla tradizione vinicola del Paese e della città di Verona, il presidente Bricolo e il sindaco di Verona Tommasi hanno consegnato al Presidente Mattarella la copia di una xilografia raffigurante la prima fiera dei vini italiani, tenutasi a Verona nel 1876, nel Palazzo della Gran Guardia. Un evento antesignano del moderno Vinitaly, nato nel 1967, e oggi punto di riferimento globale per il comparto, con 4.000 aziende espositrici e operatori professionali da 140 nazioni. “È un grande orgoglio e onore essere stati ricevuti dal Presidente Sergio Mattarella - ha dichiarato il sindaco di Verona, Damiano Tommasi - che ha dimostrato ancora una volta la sua vicinanza e attenzione alla nostra città, consapevole della sua dimensione internazionale nei vari ambiti e dell’importante ruolo che svolge Veronafiere. La presentazione di Vinitaly 2025 è stata anche l’occasione di ribadire l’importanza del mondo vitivinicolo per il nostro Paese ed anche per la realtà veronese”.
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