Il Bordeaux Superieur Aop Saint-Floran 2021 a 1,64 euro (con lo sconto del 50% sulla seconda bottiglia), l’Igp Côtes de Gascogne 2023 di Le Heron a 1,74 euro (con il medesimo deprezzamento sul secondo acquisto) e - i due medaglia d’oro Gilbert & Gaillard, una delle guide enoiche più importanti di Francia - l’Aop Côtes du Rhone 2023 Vieilles Vignes a 1,89 euro e il Corbieres Lacotte Grand Séjour a 1,99 euro. Torna a infiammarsi la polemica tra i produttori di vino e la catena di supermercati Lidl, che a partire dal 4 settembre, darà il via, in Francia, alla “Fiera del vino”, ovvero una strategia di marketing aziendale con offerte molto vantaggiose per i consumatori sulle bottiglie, ma decisamente meno apprezzabili per i viticoltori. Per le ultime due etichette citate addirittura, come riporta il sito specializzato “Vitisphere”, se si acquista una cassa da sei bottiglie, due sono regalate (con le altre quattro già in offerta). Immediata la risposta della multinazionale tedesca, contattata proprio dal magazine francese: “con questi prezzi sosteniamo i produttori facilitando acquisti consistenti in volume - sostiene Lidl - anche in virtù della situazione generale di scarso consumo del vino in Francia e la generalizzata flessione del mercato relativo. Per quanto riguarda i prezzi invece, ci siamo allineati a quelli vigenti nel nostro, competitivo, ambiente”. Peccato che i viticoltori non la pensino così, ma che “la multinazionale tedesca sta facendo “agri-washing”, non è possibile sostenere l’agricoltura con prezzi sempre più bassi”.
Già quest’anno, infatti, tra marzo e aprile, la polemica era montata con i vigneron bordolesi del Collettivo “Viti 33” che avevano preso di mira un centro logistico e tre supermercati Lidl, “colpevoli”, secondo i produttori di aver messo in vendita bottiglie di Bordeaux Aop 2022 a 1,89 euro (premiato da Gilbert&Gaillard) ed altri di Bordeaux Superieur Aop a 2,49.
Del resto sono proprio i vini rossi Bordeaux quelli messi sugli scaffali con i prezzi più ribassati, tutti con l’offerta 4+2: si va da 1,99 euro per L’Enclos des Tuileries 2022 ai 2,99 euro per il bio 2023 delle Terres Nouvelles, passando per 2,79 euro per il Médoc 2023 del Fort du Roc o i 2,89 euro per il Blaye Côtes 2022 di Château les Charmilles. A 1,89 euro (e con formula 4+6) c’è il Terres Légendaires 2023, altra medaglia d’oro G&G: quest’ultima tipologia di offerta non è una novità, ma una continuazione, essendo già stato il millesimo 2022 di questa gamma messo a quel prezzo alla fine dell’inverno scorso, alimentando il malcontento tra i viticoltori e portando anche ad azioni contro le insegne che offrono vini a meno di 3 euro. Il prezzo più basso registrato all’epoca era da Carrefour, con un Bordeaux a 1,66 euro, ritirato dagli scaffali dopo alcune contestazioni sindacali.
Gli animi a Bordeaux, dunque, rimangono caldi, mentre va avanti la campagna di estirpazione dei vigneti per riequilibrare il mercato e mentre la partita dei prezzi bassi si gioca anche nei tribunali, come abbiamo raccontato qui. Così torna in auge la legge Egalim per fissare dei prezzi minimi dei prodotti agricoli sotto i quali non andare: una misura, però, destinata a rimanere bloccata finché in Francia non si formerà un Governo.
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