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L’APPUNTAMENTO

“Vinitaly Special Edition” 2021, il più grande “walk around tasting” del vino italiano

L’Italia nel calice nelle tanti degustazioni di scena, a Verona, dal 17 al 19 ottobre, per brindare alla ripartenza con l’eccellenza del Belpaese
DEGUSTAZIONI, VINITALY SPECIAL EDITION, vino, Italia
“Vinitaly Special Edition” 2021, il più grande “walk around tasting” del vino italiano

Il più grande “walk around tasting” del vino italiano, che vedrà protagonisti nel calice i vini di oltre 400 cantine tra le più prestigiose del Belpaese, territori, consorzi e non solo: sarà anche questo la “Vinitaly Special Edition” 2021, di scena a Verona, dal 17 al 19 ottobre, per brindare alla ripartenza. Si parlerà di mercati e si faranno affari, soprattutto, a Veronafiere. Ma il vino è, comunque, espressione di profumi, colori e sapori da vivere nel calice. Ed anche in una edizione “speciale” e forzatamente ridotta, rispetto al normale, nei numeri, non mancheranno le degustazioni da non perdere.
Tra quelle in calendario, da segnalare domenica 17 ottobre, quelle dedicate ai vini biologici firmate da Biols.Eu, ma soprattutto le due che vedono la regia di uno dei più importanti enologi italiani, Riccardo Cotarella. Come quelle che vedranno protagoniste, in più sessioni, diverse cantine del “Wine Research Team” (alle ore 11:30 tocca a Terre d’Oltrepò, Villa Sandi, Borgo Conventi, La Guardiense e Famiglia Cotarella, alle 14:30 a La Madeleine di Massimo D’Alema, Donna Chiara, Terre della Custodia e Costa Arente, alle 16 alla Tenuta il Palagio di Sting, Terre Cortesi Moncaro, Codice Citra e Venturini Baldini), o quella su “Le Eccellenze Italiane”, organizzata da Coldiretti, con vini icona di cantine come Antinori, Bellavista, Casanova di Neri, Dal Forno, Donnafugata, Famiglia Cotarella, Mastroberardino, Renato Ratti e Vie dei Romans (alle ore 14).
Ma, a seguire, promettono grandi emozioni nel calice anche i focus sul Recioto della Valpolicella, attraverso i vini di Quintarelli (alle ore 14.30), a quella dedicata agli Amarone delle Famiglie Storiche (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato), alle ore 15.30, con grandi annate nel calice, dalla 2001 alla 2013, guidata da Aldo Fiordelli (collaboratore, tra gli altri, anche della autorevole rivista inglese “Decanter”). Alle ore 15, invece, spazio alla produzione marchigiana con il tasting “Regione Marche. Pronti a farti emozionare … anche con i nostri vini”, organizzata da Ragione Marche, Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e Consorzio Vini Piceni (con i vini di cantine come Azienda Agrobiologica San Giovanni, Umani Ronchi, Belisario, Casalfarneto, Garofoli, Tenuta Cocci Grifoni, La Canosa, Cantina dei Colli Ripani, Poderi del Conero, Tenuta di Tavignano, Terre Cortesi Moncaro, Velenosi). Mentre, fuori fiera, all’Antica Dogana di Fiume, dalle ore 18:30 saranno in assaggio i vini della Italian Signatures Wine Academy, ovvero cantine come Allegrini, Arnaldo Caprai, Bellavista, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, Masciarelli, Planeta e Villa Sandi, corollario enoico alla mostra “Una porta sul Fiume. Installazioni di Herbert Hamak e Costas Varotsos”.
Lunedì 18 ottobre, invece, da segnalare, tra le altre, la degustazione “Campioni d’Europa, grandi vini italiani con gout de terroir”, firmata da Christian Eder (della rivista tedesca “Vinum”, con etichette di produttori come Bortolomiol, Cà del Bosco, Venturini Baldini, Livio Felluga, Apollonio, Le Macchiole, Tenuta Nardi, Masciarelli, Tasca d’Almerita, Chiarlo e Tommasi, alle ore 11) o ancora quella dedicata ai vini della cantina veneta Pasqua Vigneti e Cantine (alle ore 11), oltre ad “A noi piacciono così”, tasting guidato dalla coppia Paolo Massobrio (“Il Golosario”) e Andrea Scanzi, uno dei volti più celebri del giornalismo italiano ed ottimo appassionato e conoscitore di vino (ore 15). Paolo Massobrio (“Il Golosario”) che, alle ore 11, guiderà anche la masterclass “L’innovazione del vino: i vini bianchi”, con i vini di Baglio di Pianetto, Le Fraghe, Rosset, Ferrari, Malvirà e Cuvage. Ma sarà grande protagonista il territorio che più di altri “gioca in casa”, ovvero quello della Valpolicella, con i tanti appuntamenti promossi dal Consorzio dei Vini della Valpolicella. Che il 18 ottobre manda in scena due focus, uno alle ore 10.30, dedicato a “Il terroir e le diverse zone di produzione”, ed uno, alle ore 14.30, che farà luce sul “Valpolicella Doc Superiore: espressione tecnica del terroir”. Ma, sempre nella giornata di lunedì 18 ottobre, saranno ancora protagoniste le cantine del “Wine Research Team”: alle ore 10, tocca a Villa Matilde, Morgante, Montezovo e Tenute del Cerro, alle 14:30 a realtà come San Salvatore, Pucciarella, Prediomagno e Nottola, alle ore 16 spazio a Barollo, Geografico (del gruppo Piccini), Vespa Vignaioli per Passione di Bruno Vespa, e Cantine Mito.
“Wine Research Team” che aprirà anche la giornata di degustazioni di martedì 19 ottobre, alle ore 9:30, con Cantine Monrubio, Valle d’Isarco, Tenute del Leone Alato, Di Majo Norante e Codice Vino, mentre alle ore 11 tocca a Fattoria di Trequanda, Tenuta di Morzano, Tenuta Dodici e Terra dei Re. In giornata, protagonista ancora il Consorzio della Valpolicella: alle ore 10:30, nel calice si esploreranno “Stili produttivi e tecniche di vinificazione” di un territorio complesso come la Valpolicella, regno, tra gli altri, dall’appassimento, che si esprimono “Dal Recioto all’Amarone: storia e unicità di questi vini”, focus del tasting delle ore 14.30.
Ma davvero interessante anche la masterclass delle ore 10:30, dedicata a “L’innovazione del vino: i vini rossi”, con le etichette di cantine come Tuarita, Arnaldo Caprai, Caruso e Minini, Fontanafredda, Cantina Negrar e Zymè.
Ed ancora, nei diversi giorni, tanti focus regionali e territoriali, firmati, per esempio, dalla Campania e dalla Lombardia, o da Consorzi come quello del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg sul mondo Prosecco, dal Consorzio dell’Oltrepò Pavese, o ancora da quello della Doc delle Venezie, del Primitivo di Manduria, per citarne solo alcuni. Per un “Vinitaly Special Edition”, tutto da bere.

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