Che la Francia del vino sia in difficoltà, forse anche in modo inatteso, pensando solo a qualche anno fa, è ormai un dato di fatto. E lo raccontano in maniera chiara anche i dati che arrivano dalla relazione economica della Commissione dei Conti dell’Agricoltura di Francia, diffusi pochi giorni fa. Dai quali emerge che, a fronte di una vendemmia 2023 in netto aumento sul 2022 (+18,5% per i vini Dop e Igp, +3,3% per quelli generici), i risultati economici sono stati penalizzati dal calo dei prezzi di tutte le categorie, con il -17,4% per i vini Dop, il -11,1% per i vini Igp, e del -8,6% per i vini generici. Ed in media, ogni azienda ha registrato una perdita del -24,8% sul 2022, attestandosi a 84.139 euro, con un dato comunque ancora in positivo del +8% al 2021, quando però gli effetti della pandemia erano ancora ben presenti sui bilanci.
Con differenze marcate, peraltro, tra territori: a Bordeaux, tra i territori più in difficoltà, il calo è stato di ben il -41% (a 24.674 euro ad azienda), nello Charentes del -47,7% (a 166.022 euro), mentre in Champagne si parla di un -16,8% (a 151.888 euro), e in Borgogna del -9,4% (a 152.562 euro).
E a fine 2024 le cose, probabilmente, saranno anche peggiorate, visto che tutti gli indicatori del vino francese, dalla produzione alle esportazioni, sono in netto calo sul 2023, come spiega il “Bilancio congiunturale” 2024 presentato da Agreste, il servizio di statistica del Ministero dell’Agricoltura di Francia. Secondo il quale “nel 2024, la produzione di vino francese dovrebbe scendere a 37 milioni di ettolitri, il 23% in meno sul 2023 e il 17% al di sotto della media 2019-2023. Questo calo interesserà tutti i tipi di vino e in tutte le regioni, con un’incidenza particolarmente accentuato in Champagne, Borgogna e nello Charentes, mentre sarà più moderato nei vigneti del Sud. Nel periodo 2023- 2024, le esportazioni di vini francesi diminuiranno sia in valore che in volume (i dati ai primi 9 mesi 2024 dicono -0,7% sullo stesso periodo 2023, con il crollo dello Champagne, a -14,4%, e dei vini spumanti più in generale, a -5,4%, mentre calano del -2,3% i vini fermi Dop, e crescono del +0,3% i vini fermi Igp e del +4,5% in generici, ndr)”, mentre calano ancora i prezzi medi alla produzione, con un -9,6% nei primi 9 mesi 2024 sul 2023, con un crollo del -16,2% per i vini Dop, e del -3,4% per i vini Igp.
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