“Assicurare ai consumatori la conoscenza sugli effetti nutrizionali e di salute derivanti dal consumo moderato del vino”. E ancora, “coinvolgere i produttori nel fornire le informazioni necessarie per soddisfare le attese di conoscenza dei consumatori”: sono le due “risoluzioni” della XV giornata internazionale vitivinicola “Vino e salute: dalla ricerca all’informazione per una strategia di comunicazione”, organizzata a Siena dall’Enoteca Italiana, in collaborazione con l’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin e del Ministero delle Politiche Agricole.
Presentando in anteprima i dati di un recentissimo studio, condotto dal professore Alberto Bertelli, con il professor D. K. Das del Centro di ricerche cardiovascolari dell’Università del Connecticut (Usa), sugli effetti benefici del vino bianco, è emerso "come le molecole di tirosolo e acido caffeico, presenti nei vini rossi (ma anche nei bianchi) sono dei potenti antiossidanti anche a piccolissime dosi e sono in grado di ridurre molti fenomeni infiammatori". Egualmente una verifica ha dimostrato che anche i vini bianchi riescono ad avviare un’attività cardioprotettiva. E, a tutt’oggi, è la prima dimostrazione sperimentale in assoluto dell’attività benefica del vino bianco a livello cardiovascolare.
Ma, nella giornata internazionale vitivinicola di Siena, si è parlato soprattutto di comunicazione e del ruolo dei media nella promozione di una cultura del bere consapevole: “a partire dal 1994 si sono intensificate le ricerche mediche ed epidemiologiche che hanno stabilito che il consumo moderato di vino aiuta a vivere meglio e più a lungo - ha detto Ezio Rivella, presidente dell’Unione Italiana Vini - Oggi, l’Oiv (l’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) deve acquisire consapevolezza sulla priorità di questa azione. Azione che passa dalla cultura del vino e dall’educazione al consumo moderato e responsabile. Quest’azione se non la faranno i Governi, se ne devono far carico le organizzazioni dei produttori, perché la questione è legata alla nostra sopravvivenza.
A Rivella ha risposto Vincenzo Pilo, a capo del Dipartimento delle politiche di mercato del Ministero per le Politiche agricole. “Abbiamo avviato - ha detto - un accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione per attivare una vera “cultura alimentare” nelle scuole. Non è detto che in futuro non si possa parlare anche di vino”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025