E il carrello degli italiani si colora di verde. Calici compresi, tanto che già si parla di “svolta green”. Il vino biologico fa registrare un ottimistico +18% nelle vendite del 2018 rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 4,94 milioni di litri venduti nella grande distribuzione a livello nazionale. A Dirlo i dati Infoscan Census, che mostrano la tendenza degli italiani a consumare sempre più “bio” - intercettata anche da Vinitaly con uno spazio dedicato nella “Organic Hall” . cambiando, di conseguenza, le abitudini di acquisto. E proprio a Vinitaly, ne “La rivoluzione green nel bicchiere”, la Federbio e Coldiretti hanno sottoscritto il primo patto “salva-bio” per garantire la qualità di tutti i prodotti biologici, firmato dai presidenti Carnemolla e Prandini. I numeri, del resto, non sono mai stati così positivi per il vino biologico che viaggia con un tasso di crescita sei volte superiore rispetto a quello della media del settore. E la ricerca della “naturalità” abbraccia anche le bollicine con le vendite di spumante bio in rialzo del 12%. Un balzo che a livello quantitativo si traduce in 405.000 litri consumati. E c’è chi, ed è il caso di un “mercato maturo” come la Germania, guarda con interesse al vino biologico made in Italy. Il Belpaese sembra avere le carte in regola per soddisfare la domanda, con i vigneti coltivati a biologico e in conversione in ascesa e attualmente a quota 105.384 ettari: 70.791 biologici e 34.593 in conversione, secondo il Sinab 2018. Il 12% della superficie totale è coltivata a biologico garantendo una produzione complessiva di 500 milioni di litri di vino (analisi Coldiretti su dati Federbio) con le stime che dicono come le superfici “al naturale” siano raddoppiate negli ultimi cinque anni in primis grazie Sicilia, Puglia e Toscana che guidano il podio delle Regioni con maggiore superficie biologica a vigneto, occupando quasi i due terzi del totale nazionale.
In crescita, precisa ancora Coldiretti, anche le aziende agricole con i vigneti coltivati secondo le tecniche della biodinamica codificate nel 1924 da Rudolf Steiner (quasi il 20% delle oltre 4.000 realtà presenti in Italia). E i consumatori non nascondono nelle loro scelte una certa sensibilità ecologica considerato che due italiani su tre hanno acquistato almeno qualche volta prodotti bio.
E per garantire la qualità dei prodotti biologici assicurandone la tutela contro le frodi è nato il protocollo d’intesa tra Coldiretti e Federbio che prevede iniziative comuni per una riforma efficace del sistema di certificazione di settore che garantisca la massima integrità e capacità di prevenzione delle frodi, oltre che la totale trasparenza delle informazioni lungo tutta la filiera, anche nel caso di prodotti importati. Ma tra gli obiettivi figurano pure la semplificazione radicale degli adempimenti a carico degli operatori del settore biologico e biodinamico nazionale, iniziative di formazione, comunicazione e promozione rivolte alle scuole e ai cittadini, messa in campo di nuovi servizi per le aziende.
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