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Vino & Investimenti: in 5-6 anni la rivalutazione delle poche “blue chips wine” d’Italia è stata del 500% (con punte del 1000%).
Inchiesta di WineNews

Anche se il vino è piacere e passione, le etichette più pregiate possono trasformarsi anche in un’importante occasione di investimento. E le regole del gioco non sono poi così difficili: affinché l’immobilizzo di capitale in bottiglie possa generare profitti, è necessario che il loro contenuto possieda quattro caratteristiche: altissima qualità, capacità di durare nel tempo, notorietà e richiesta di mercato, rarità. Qui di seguito, i consigli su cosa mettere in cantina di etichette italiane, con un occhio particolare alla rivalutazione.
Anche se i casi di questa piccola inchiesta di WineNews sono al limite (ovvero vini top per fama, rarità o qualità gustativa), e che quindi non fanno regola e media, le cosiddette “blue chips”, o etichette super-top (e ben “laureate” dai critici), hanno una percentuale di rivalutazione - dal valore nell'anno d'uscita in commercio in enoteca al valore attuale sempre in enoteca - del 500% (con punte anche del 1.000%) per un periodo di 5/6 anni. Anche se analisi di questo tipo sono da prendersi con le classiche molle, queste cifre, frutto di una selezione di etichette top d'Italia, che sono alla base di questa piccola inchiesta di WineNews, segnano comunque che la nuova disponibilità di spesa del consumatore in un settore divenuto di colpo iper-remunerativo e speculativo.
Ma occorre stare attenti: queste percentuali “da ottimo investimento” sono raggiunte soltanto da pochissime etichette di pochissime marche. Stando sull’Italia del vino, consigliamo, quindi, di puntare sui grandi rossi (Brunello, Barolo, Barbaresco, poche riserve di Chianti Classico e Sagrantino “25 anni” e, logicamente, i migliori “superTuscans”) che fanno tendenza e mercato; chiaramente, che siamo longevi; le aree da scegliere sono insomma quelle classiche o storiche (Montalcino, Langhe, Chianti Classico, Valpolicella) o quelle di comprovata crescita negli ultimi anni (Bolgheri); nella scelta delle etichette si deve premiare i top, che negli anni abbiano avuto una stima ottima e costante attenzione da parte della critica (soprattutto Parker, Wine Spectator, Decanter, Gambero Rosso-Slow Food); l’etichetta, e la marca, devono trovare interesse nelle aste in Italia e all'estero (Christie’s, Sotheby’s, Finarte, Pandolfini). Per finire, non dimenticare due accorgimenti: la rarità delle bottiglie e, soprattutto, il pesare bene il valore dell’annata.

Vino & blue chips: le rivalutazioni negli anni dei grandi vini
(Vino: tipo/marca/annata - Valore nell’anno di uscita in enoteca -
Valore attuale in enoteca - Incremento)

Brunello di Montalcino: Biondi Santi
Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva 1990 - 215.000 lire - 1.500.000 lire
Incremento: 598%

Brunello di Montalcino: Case Basse Soldera
Brunello di Montalcino Case Basse Riserva 1990 - 100.000 lire - 1.000.000 lire
Incremento: 900%

Sassicaia: Tenuta San Guido
Sassicaia 1990 - 80.000 lire - 700.000 lire
Incremento: 775%
Sassicaia 1997 - 150.000 lire - 500.000 lire
Incremento: 233%

Ornellaia: Tenuta dell'Ornellaia
Ornellaia 1997 - 180.000 lire - 400.000 lire
Incremento: 122%
Ornellaia 1998 - 190.000 lire - 300.000 lire
Incremento: 58%

Barbaresco: Gaja
Barbaresco Sorì Tildin 1989 - 100.000 lire - 900.000 lire
Incremento: 800%

Barolo: Gaja
Barolo Sperss 1988 - 60.000 lire - 400.000 lire
Incremento: 567%

Barolo: Giacomo Conterno
Giacomo Conterno Monfortino Riserva 1990 - 130.000 lire - 700.000 lire
Incremento: 438%

Barolo: Sandrone
Barolo Sandrone Cannubi Boschis 1990 - 55.000 lire - 550.000 lire
Incremento: 900%

Amarone: Romano dal Forno
Amarone Dal Forno 1993 - 160.000 lire - 350.000 lire
Incremento: 84%
Amarone Dal Forno 1994 - 200.000 lire - 450.000 lire
Incremento: 125%
Amarone Dal Forno 1995 - 250.000 lire - 550.000 lire
Incremento: 120%

Solaia: Antinori
Solaia Antinori 1997 - 150.000 - 700.000
Incremento: 367%

Masseto: Tenuta dell'Ornellaia
Masseto Antinori 1997 - 200.000 lire - 600.000 lire
Incremento: 200%

Sagrantino di Montefalco: Arnaldo Caprai
Sagrantino di Montefalco Caprai “25 Anni” 1993 - 50.000 lire - 350.000 lire
Incremento: 700%

Montepulciano d'Abruzzo: Valentini
Montepulciano d'Abruzzo Valentini 1990 - 50.000 lire - 450.000 lire
Incremento: 800%


Fonte: i prezzi sono dell’Enoteca Franci di Montalcino


Gli incrementi negli anni delle “blue chips wine” sono stati
calcolati dal collaboratore di WineNews, Max Savelli

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