Wannenes - Asta 25 settembre 2025 (175x100)
Consorzio Collio 2025 (175x100)
LO SCENARIO

Vino italiano, l’export extra Ue resta in positivo nella prima metà 2024, ma la crescita frena

Esportati 4,7 milioni di ettolitri (+6,3%) per 2,1 miliardi di euro (+4,7%). Così l’Osservatorio Unione Italiana Vini (Uiv) e Vinitaly

Al giro di boa del 2024, il vino italiano veleggia ancora con una stiva piena di dati positivi, verso i mercati dei Paesi Extra Ue. Ma il vento in poppa si sta affievolendo, con la velocità di crociera che, soprattutto nel mese di giugno, è notevolmente diminuita. Secondo i dati dell’Osservatorio Unione Italiana Vini (Uiv) e Vinitaly, infatti, “l’export del primo semestre nei Paesi Terzi si mantiene in terreno positivo per il vino italiano. Con quasi 4,7 milioni di ettolitri esportati tra gennaio e giugno e un consuntivo dei sei mesi a 2,1 miliardi di euro, con l’extra-Ue che si conferma, così, la piazza-locomotiva del mercato, a fronte di una domanda comunitaria sin qui sensibilmente più fredda”. Ma, “come previsto dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato gli ultimi dati export ufficiali relativi ai 12 Paesi top della domanda” (e come già evidenziato dai dati Istat sui primi 5 mesi a livello globale analizzati da WineNews, ndr) si assiste a un progressivo rallentamento, “reso ancora più evidente da un ultimo mese molto negativo (-10% in volume e -7% in valore la variazione tendenziale per sparkling e imbottigliati fermi e frizzanti, con un -13,5% nelle quantità per questi ultimi)”, spiega l’Osservatorio. Rispetto ai primi 5 mesi 2024, il totale volume del semestre è passato da +10% di maggio a +6,3% di metà anno, mentre a valore il dato passa da +7,3% a +4,7%. Tutti i 12 Paesi top della domanda extra-Ue - a eccezione di Sud-Corea, Messico e Australia - registrano nell’ultimo mese un arretramento degli ordini di vini in bottiglia fermi e frizzanti tricolori, che chiudono così il semestre dimezzando la crescita volumica registrata appena 30 giorni prima (+4,4% contro +8,5%), con i valori che da +6% scendono a +3,5%. In contrazione, ma meno marcato, il trend sin qui molto positivo degli spumanti, i cui volumi esportati passano da +18% a +14,5%, con i valori da +12,3% a +9,3%.
Il prezzo medio complessivo del semestre si attesta su un tendenziale di -1,5%. “Oltre ai prevedibili acquisti in picchiata di Russia (-25%) e Giappone (-10%) - che avevano registrato un cospicuo anticipo degli ordini nel primo quadrimestre - nel mese di giugno l’Osservatorio Uiv-Vinitaly rileva performance a volume in rallentamento significativo in particolare per Regno Unito (-15%), Svizzera (-12%), Canada (-18%) e Cina (-12,5%). Segnali di stanchezza anche dagli Usa (-4,8%, con +1% a valore), che nel semestre rimangono in terreno positivo pur con una crescita - sostenuta dagli spumanti - meno evidente (da +4,5% di maggio a +2,9% di giugno). Sul mercato americano, l’ultimo mese ha infatti accentuato la forbice tra la domanda di imbottigliati fermi e frizzanti (-9% a volume il tendenziale del mese di giugno) e quella relativa agli sparkling (+5%).

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli