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MECENATI CONTEMPORANEI

Vino per l’arte: Civita e Tenuta Caparzo restaurano un’importante opera del Settecento

Una preziosa consolle Rococò della Galleria Corsini di Roma ritorna al suo antico splendore, grazie al progetto “Vino Civitas”
ARTE, CAPARZO, CIVITA, GNUDI ANGELINI, vino, Italia
La preziosa consolle restaurata grazie ai vini Civitas di Tenuta Caparzo

Quando il mondo del vino si fa mecenate del patrimonio artistico italiano: una delle più importanti consolle settecentesche, conservata nelle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, torna al suo antico splendore grazie al progetto “Vino Civitas”, ideato in partnership dall’Associazione Civita e da Tenuta Caparzo, una delle griffe del Brunello di Montalcino, che consente, dal 2003, il finanziamento di restauri di opere d’arte. Il progetto nasce per sostenere concretamente il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese: un obiettivo in cui la famiglia Gnudi Angelini, proprietaria della prestigiosa realtà vitivinicola di Caparzo a Montalcino, crede fortemente.
“Brindiamo anche quest’anno a un nuovo restauro - commenta Elisabetta Gnudi - che segna anche un anniversario, il ventesimo per il progetto Civitas. Sono felice che Caparzo possa contribuire alla conservazione e alla valorizzazione delle opere d’arte, che sono una cifra distintiva del nostro Paese. Credo che il vino sia soprattutto sinonimo di cultura e grazie a questa collaborazione di successo con Associazione Civita possiamo aggiungere un tassello importante alla storia artistica italiana”. La console restaurata, di nuovo esposta nella Sala del Camino della Galleria Corsini, databile intorno al 1730, è l’esempio più elaborato e ricco tra le consoles commissionate dal cardinale Neri Maria Corsini e dal fratello Bartolomeo per il palazzo di via della Lungara, importante edificio destinato a celebrare la grandezza della famiglia.
“Il progetto “Vino Civitas” - spiega Giovanna Castelli, direttore Associazione Civita - nasce dalla volontà di contribuire, con un sostegno concreto, alla salvaguardia e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico, legando così l’attività vitivinicola al mondo della cultura. Grazie all’acquisto del vino anche da parte di numerose aziende associate a Civita, unite dal comune interesse di qualificare la propria immagine associandola al “mondo valoriale dell’arte”, sono stati restaurati, nel tempo, numerosi capolavori”. Tra i restauri più importanti realizzati grazie al progetto “Vino Civitas”: la pregiata “Madonna del latte” di Bartolomé Esteban Murillo, l’opera “Scena carnevalesca” di Bartolomeo Bianchini (pittore fiorentino del XVII secolo), protome di cavallo “Medici Riccardi” risalente al IV secolo a.C.; la “Nascita della Vergine” e il “Transito della Vergine” di Giacinto Brandi (restituite da Civita a L’Aquila a seguito dei gravi danni causati dal tragico terremoto del 2009); ventitré pregiate urne funerarie etrusche di età ellenistica; il “San Girolamo penitente” di Girolamo Romani detto il Romanino; la raffinata “Madonna delle Grazie” di Perugino; la “Deposizione di Cristo nel sepolcro” attribuita alla Scuola Senese del XVII secolo e la “Madonna col Bambino” di Gentile da Fabriano.
La selezione “Civitas”, disponibile in eleganti confezioni regalo da 1, 2 e 6 bottiglie, comprende il Brunello di Montalcino, il Sangiovese Toscana Igt, blend di uve provenienti dalle tre aziende di proprietà della famiglia Gnudi Angelini (Caparzo, Borgo Scopeto, Doga delle Clavule) e il Bianco Toscana Igt, ottenuto da uve Vermentino.

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