Il Covid pesa, soprattutto sui vini di alta gamma che soffrono la difficilissima situazione della ristorazione a livello mondiale, la vendemmia si avvicina e, in molti casi, i prezzi degli sfusi calano, ma niente panico. Almeno è il segnale che arriva da alcune delle denominazioni più importanti. A partire dal Barolo, che, in assemblea, ha deciso di non introdurre provvedimenti emergenziali per la prossima vendemmia, e fa chiarezza sui dati: il prezzo dello sfuso del re dei vini piemontesi va tra i 550 ed i 600 euro ad ettolitro, “con una flessione del 15-17% sullo stesso periodo del 2019, un valore che è in linea con la situazione post-pandemica di altre denominazioni di pregio”, spiega il Consorzio del Barolo, guidato da Matteo Ascheri, che chiarisce così rispetto ai dati di Ismea (tutt’ora on line e in attesa di revisione, ndr), dove si legge di un -42%. Per la vendita, sottolinea ancora il Consorzio, si registra un incremento del 3% sul primo semestre 2019, e “anche le giacenze, considerato il periodo di invecchiamento obbligatorio richiesto dal disciplinare, risultano in linea con la media degli ultimi anni”.
Intanto, WineNews è andata a curiosare tra i listini, pubblicati dalle Camere di Commercio, per avere un’idea dello stato dell’arte in alcune delle denominazioni più importanti, per blasone e volume, dell’Italia del vino. Partiamo dal Veneto. Secondo la Camera di Commercio di Verona, per esempio, l’Amarone della Valpolicella viaggia sostanzialmente nella norma, tra i 700 ed i 750 euro ad ettolitro, mentre, secondo i dati della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg vive una forbice tra i 185 ed i 200 euro ad ettolitro, il Prosecco Doc è tra i 155 ed i 165, ed il Pinot Grigio delle Venezie oscilla tra 75 ed 85 euro ad ettolitro. In Toscana, invece, secondo la Camera di Commercio di Firenze, per il Chianti Docg si va da una forbice tra i 122 ed i 153 euro ad ettolitro per l’annata 2016, ad una tra gli 87 ed i 128 euro ad ettolitro per la vendemmia 2019. Nel Chianti Classico, invece, si viaggia tra 275 e 315 euro ad ettolitro le vendemmie 2015 e 2016, e tra 231 e 310 euro ad ettolitro la 2019. In calo, più o meno in linea con la flessione del Barolo, ma sempre con quotazioni stellari, il Brunello di Montalcino: da quanto apprende WineNews (ed in questo caso il dato è in linea con il listino Ismea), si viaggia sui 900 euro ad ettolitro. In grande salute Bolgheri: un ettolitro di Doc Bolgheri viaggia sui 600-650 euro ad ettolitro (fonte Consorzio).
Dati indicativi, ovviamente, e sui quali si deve tenere conto di dinamiche diverse, con vini che hanno nel disciplinare diversi anni di invecchiamento prima di poter entrare sul mercato, con i valore che, dunque, risentono in maniera minore delle variazioni di mercato di breve periodo, e altri che, invece, vivono vita più breve e sono più legati a cicli economici brevi. Ma, in ogni caso, il tema della tenuta dei prezzi dei vini, in vista della campagna vendemmiale in arrivo, in uno scenario mai visto come quello imposto dalla pandemia, è uno di quelli da monitorare con la massima attenzione, e da cui dipende, in gran parte, la tenuta di molte cantine, e del sistema del vino italiano.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024