Cosa hanno in comune il vino e la radio? Sono capaci di suscitare emozioni: ecco perché l’etere è perfetto per raccontare il mondo di Bacco. E lo farà, in esclusiva, e ancora una volta, RaiRadio2, “la prima a dedicare spazio al vino - spiega Bruno Socillo, direttore di RadioRai - ed ancora oggi l’unica frequenza ad avere un programma quotidiano”: “Decanter”, l’appuntamento cult per gli eno-appassionati condotto da Fede & Tinto, dove da domani alle ore 20,00 va in onda “L’arte del bere giusto”, il primo corso radiofonico per sommelier, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier (Ais), aperto a tutti, gratuito e scaricabile in Podcast (info: www.radio2.rai.it), seguito anche su Twitter e Facebook. “Come servizio pubblico - dice Socillo - vogliamo far diventare tutti appassionati, ma non maniaci. E condividiamo la passione dei docenti Ais, convinti che l’unica prevenzione all’abuso è far cultura del vino”.
“L’obiettivo della radio - secondo il direttore RaiRadio2 Flavio Mucciante - è suscitare passioni; in questo caso il vino che da semplice prodotto di consumo si trasforma in suggestione, espressione di mode e stili di vita. Chiunque, diventando sommelier con Radio2 può diffondere la cultura del bere giusto, contribuendo così a contrastare i tanti rischi per la salute, soprattutto dei giovanissimi, derivanti da abusi e da ignoranza”. E lo farà attraverso “Decanter”, il celebre programma condotto da Federico Quaranta e Nicola Prudente in onda dal lunedì al venerdì all’ora di cena, “opera meritoria - sottolinea Socillo - perché ha fatto uscire il vino dal “cerchio magico” degli esperti e ha comunicato la cultura e la gioia di stare insieme, è stata un “buttadentro” il mondo di Bacco”.
Una scelta quella, di investire nel wine & food, “che Radio Rai porta avanti da tempo e di cui rivendico l’implementazione - spiega Socillo - perché c’è stato un periodo in cui parlare di vino e cucina era solo per superesperti e basta. Molti invece hanno capito, e noi siamo stati tra i primi, che queste cose vanno portate ad un pubblico sempre più vasto, anche perché fanno parte della nostra cultura e di quei valori che il Paese esprime. E per farlo c’è anche Web Radio 8, dove c’è già una trasmissione che si occupa di wine & food, e dove presto se ne aggiungerà un altro proprio in collaborazione con WineNews, “On Wine”, per dare un panorama sempre più ampio e indirizzare messaggi a pubblici diversi. Sulla Web Radio faremo un discorso per un pubblico più esperto verso i tanti tesori che questo settore in Italia nasconde”.
“Spero che il popolo di “Decanter” - auspica il patron di Ais-Bibenda e presidente Ais Roma Franco Ricci - possa sentire le grandi emozioni del vino. E la radio può far il miracolo di far immaginare il vino, e la cultura enorme, il valore della convivialità che c’è dietro una buona bottiglia. Del resto il vino si presta ad essere ascoltato attraverso tutti i sensi”. E il nuovo strumento, sarà “L’arte del bere giusto”, un corso di avvicinamento al vino e un viaggio in tre tappe in diretta il giovedì alle ore 20,00, articolato in sette puntate su tre temi - l’arte della degustazione, le vigne e le cantine d’Italia, il corretto abbinamento vino-cibo - guidato dai docenti dell’Ais Roma Daniela Scobrogna, Paolo Lauciani e Luciano Mallozzi, e che, dicono Fede & Tinto, “si rivolge sia ai 4 milioni di italiani amanti del vino e che ai 54 milioni “analfabeti”.
Accessibile on air ovunque, da Trieste a Lecce, e grazie al Podcast senza vincoli di orario. E con una scaletta musicale dedicata, con pezzi a tema che spaziano dagli Ub40 alla Pfm perché anche la musica servirà a far capire che il corso è completo”. Insieme a test di verifica on line sul sito della rete, e per chi supera la prova un vero diploma Ais, mentre ai migliori corsisti un abbonamento annuale alla rivista Bibenda e la sua Guida ai Migliori vini d’Italia. “Noi siamo partiti nove anni fa con una trasmissione che prendeva in giro il linguaggio e il tastevin dei sommelier - ricordano Fede & Tinto - ora fa piacere trovarci uno al fianco dell’altro. Per offrire le elementari del gusto. Poi chi vorrà farà le medie, le superiori ...”.
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