02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)
ATTUALITÀ

“Violazione di Ig in ambito non agroalimentare”: la vittoria del Prosecco in Polonia

Giancarlo Moretti Polegato (Sistema Prosecco): “il termine può essere utilizzato esclusivamente per prodotti conformi ai disciplinari di produzione”
PROSECCO, SISTEMA PROSECCO, Italia
Giancarlo Moretti Polegato, Presidente di Sistema Prosecco

Il Prosecco, uno dei vini italiani più famosi e consumati al mondo, nonché imitati, vince in Polonia “su un caso di violazione di Ig in ambito non agroalimentare”. A comunicarlo è il “Sistema Prosecco” (unione dei Consorzi Conegliano Valdobbiadene Docg, Prosecco Doc e Asolo), nel sottolineare “un’importante vittoria nell’ambito delle proprie attività tese a garantire, in Italia e all’estero, il corretto utilizzo del termine Prosecco e delle denominazioni tutelate dai tre Consorzi membri”. Nello specifico, spiega la nota, “con una sentenza, emessa l’11 giugno, dalla Corte Regionale di Varsavia, è stata riconosciuta la violazione della denominazione Prosecco in Polonia su prodotti beauty di una nota multinazionale statunitense, attiva sul mercato locale tramite un distributore, nei confronti del quale il procedimento è stato instaurato. Il giudizio di merito si è concluso, in primo grado, con una decisione - ancora appellabile da controparte - favorevole ai Consorzi, rappresentati in giudizio dal Consorzio Doc Prosecco. Questa sentenza conferma il divieto d’uso della denominazione per contraddistinguere e promuovere, anche sui relativi packaging e online, prodotti da corpo”.
Il “Sistema Prosecco” ha aggiunto che “la Corte ha infatti dichiarato che tale utilizzo del termine “Prosecco” costituisce evocazione, sfruttamento della notorietà della Denominazione e comunicazione ingannevole per i consumatori. È la prima volta che, in Polonia, viene emessa una sentenza nel merito su un caso di violazione di un’indicazione geografica in ambito di prodotti non agroalimentari. Dopo questo successo, ottenuto con il supporto del team internazionale dello studio legale Bird & Bird, Sistema Prosecco dedicherà particolare attenzione anche al settore dei servizi, dove l’abuso del termine “Prosecco” è altrettanto diffuso”. Ed ancora che “la Corte ha peraltro confermato la piena legittimità ad agire del Consorzio per contestare, oltre alla violazione della denominazione, anche illeciti di concorrenza sleale: tali poteri sono infatti insiti nella natura del Consorzio, quale portatore degli interessi dei produttori”. Per Giancarlo Guidolin, presidente Consorzio di tutela Prosecco Doc, supportato dai presidenti Franco Adami (Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg) e Michele Noal (Consorzio Vini Asolo Montello), “il Consorzio accoglie con soddisfazione la decisione della Corte, che conferma l’efficacia della strategia di tutela condivisa con Sistema Prosecco messa in atto negli anni. In particolare, questa azione segna un precedente significativo per la tutela delle Ig a livello europeo. Infatti, il riconoscimento di una violazione della denominazione Prosecco in una categoria merceologica lontana dal vino non è un esito scontato”.  
Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Sistema Prosecco, dichiara con fermezza che “come ribadito dalla Corte, il termine Prosecco può essere utilizzato esclusivamente per prodotti conformi ai disciplinari di produzione, in relazione a ciascuna denominazione. Per questo i tre Consorzi continueranno a monitorare e ad agire in sinergia e con determinazione contro ogni forma di abuso e sfruttamento delle denominazioni, in qualsiasi ambito merceologico, per proteggere e valorizzare l’operato di tutta la filiera produttiva”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli