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AGROALIMENTARE

Vola l’export del cibo made in Italy: +8% in valore nel 2024, a quota 69,1 miliardi

Il vino è il prodotto più esportato. Germania primo mercato, gli Usa sono al n. 1 tra le destinazioni extra Ue, secondo Coldiretti
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La filiera del made in Italy coinvolge 4 milioni di lavoratori e 740.000 aziende agricole

L’export agroalimentare cresce in controtendenza e nel 2024 fa segnare il record di sempre, con un aumento dell’8% in valore rispetto al 2023, a fronte della lieve flessione generale (-0,4%). Le esportazioni agroalimentari hanno chiuso l’anno a quota 69,1 miliardi, con il vino come prodotto più esportato, davanti all’ortofrutta trasformata, i formaggi, la pasta gli altri derivati dai cereali, frutta e verdura fresche, salumi e olio d’oliva. La Germania resta il principale sbocco dei prodotti agroalimentari italiani, con 10,6 miliardi (+6%), mentre gli Usa sono il primo mercato extra Ue per un valore di 7,8 miliardi, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente. Nella classifica la Germania è seguita da Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Spagna. É quanto emerge da un’analisi Coldiretti su dati Istat sul commercio estero nel periodo gennaio-dicembre, con la bilancia commerciale che per il cibo tricolore fa segnare un surplus di oltre un miliardo.
Un primato messo a rischio, denuncia Coldiretti, dalla follia tutta ideologica della Commissione Ue di voler mettere etichette allarmistiche sulle bottiglie. Il successo dell’export agroalimentare è il frutto del lavoro di una filiera Made in Italy che dal campo alla tavola vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740.000 aziende agricole e 70.000 industrie alimentari. Un patrimonio dell’economia nazionale che ha tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo di portare il valore annuale dell’export agroalimentare a 100 miliardi nel 2030. 
Per fare ciò occorre però colmare i ritardi infrastrutturali dell’Italia, che, secondo l’analisi del Centro Studi Divulga, costano circa 9 miliardi di euro di mancate esportazioni per l’agroalimentare nazionale. Allo stesso tempo, però, serve fermare il fenomeno della contraffazione internazionale, a partire dagli accordi commerciali stipulati dall’Unione Europea, dove è urgente applicare il principio di reciprocità. Secondo un’analisi Coldiretti/Filiera Italia il falso made in Italy agroalimentare nel mondo è arrivato a valere oggi 120 miliardi di euro.
Per il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, “i dati diffusi oggi dall’Istat sul commercio con l’estero confermano il ruolo trainante del settore agroalimentare italiano. Un risultato che testimonia la qualità e la competitività delle nostre produzioni, riconosciute e apprezzate in tutto il mondo”. Il Ministro sottolinea come il dato sia frutto del lavoro quotidiano del sistema imprenditoriale italiano, che continua a investire in innovazione e sostenibilità facendosi trovare pronto alle esigenze dei mercati internazionali, senza mai rinunciare alla tradizione e all’identità. “A loro va il nostro ringraziamento - afferma - perché con il loro impegno quotidiano rappresentano l’ossatura del nostro sistema agroalimentare e contribuiscono a rendere l’Italia un punto di riferimento a livello globale”. Un risultato, aggiunge ancora Lollobrigida, che “dimostra come la qualità e la tipicità dei nostri prodotti rappresentino un valore aggiunto imprescindibile sui mercati internazionali. La crescita costante delle esportazioni dimostra che il made in Italy agroalimentare è sempre più sinonimo di eccellenza. Il Governo Meloni lavora con determinazione per rafforzare ulteriormente questa traiettoria, tutelando i nostri produttori, contrastando le contraffazioni e promuovendo la qualità certificata dei nostri prodotti. Fare sistema e indossare la maglia azzurra significa lavorare insieme, istituzioni e imprese, per aprire nuove opportunità commerciali e difendere gli interessi della nostra Nazione. Il successo del settore agroalimentare si traduce in crescita economica e occupazione per l’intero sistema Italia. Continueremo a mettere in campo ogni azione utile per sostenere chi ogni giorno contribuisce a questo straordinario risultato”.

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