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Welcome a Villa Sandi. Siete i primi dopo Napoleone e Canova a brindare alla sua rinascita con spumanti delle sue cantine sotterranee ... Lo stupore dei primi ospiti internazionali nel ricordo di Giancarlo Moretti Polegato a WineNews #Vinitaly50Story

Italia
Giancarlo Moretti Polegato, alla guida di Villa Sandi

Welcome a Villa Sandi. Siete i primi, dopo Napoleone e Canova, a brindare con i vini delle sue cantine sotterranee, un’incredibile rete di un km e mezzo di antichi camminamenti ritornati alla luce, in questa splendida Villa veneta in stile palladiano, felice esempio di quel connubio tra arte e agricoltura che ha caratterizzato il paesaggio veneto dall’epoca della Serenissima, oggi tornata al suo antico splendore. “Ricordo ancora lo stupore dei nostri primi ospiti tedeschi, americani, giapponesi, al loro ingresso nelle sale del Seicento e nelle cantine, cosa di certo non comune per loro, soprattutto all’epoca. Erano gli anni Ottanta, e la fine dei restauri della nostra Villa coincideva con i nostri primi Vinitaly. Da Verona, la sera, accompagnavamo gli ospiti ai gran galà in Villa, tra calici di Prosecco e Metodo Classico, affinato proprio nelle storiche cantine, per far vivere loro un sogno”. Nelle parole di Giancarlo Moretti Polegato, alla guida di Villa Sandi, una delle più celebri griffe della spumantistica italiana, a WineNews, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, per #Vinitaly50Story, la cronistoria di mezzo secolo di Vinitaly e del vino italiano, attraverso le storie dei suoi personaggi, per i primi 50 anni della rassegna internazionale di riferimento del settore (Verona, 10-13 aprile; www.vinitaly.com), la rinascita di questo autentico patrimonio culturale italiano, proprietà di famiglia, sembra solo ieri. Per i Moretti Polegato, la passione per la bellezza dell’ingegno italiano è una questione di famiglia, dalle bollicine al brevetto della suola che respira: “per il vino e la moda, accanto alla cucina, l’Italia non è seconda a nessuno, e tutto il mondo lo riconosce”.
“La chiave del successo nel mondo del Prosecco, sembra banale dirlo, ma, semplicemente, è perché piace - secondo Giancarlo Moretti Polegato - ad un pubblico molto vasto. Ha destagionalizzato il consumo delle bollicine, legandosi al bere quotidiano, non da ricorrenza, come per lungo tempo lo sono stati i nostri spumanti. Piace perché si abbina e si accosta a tutti i piatti, non solo italiani, ma anche delle cucine del mondo, facile da bere perché non molto alcolico. E piace molto alle donne, e le donne fanno tendenza, diffondendone il consumo. Ha incontrato il gusto di tante, tante, persone nel mondo. Ed ha ancora potenzialità di crescita”. Un sogno nel cassetto? “Bisogna sempre averne. Qualche anno fa abbiamo realizzato quello dell’acquisizione della piccola, ma importante, Tenuta nel Cartizze. Nel 2015, invece, è diventato realtà il primo Metodo Classico della Regione Veneto, con il nostro Opere Serenissima Doc, primi a produrlo e “battezzato” proprio a Vinitaly, perché anche altri ci seguano per far conoscere il nostro territorio non solo per il Prosecco”.
Giancarlo Moretti Polegato prosegue la tradizione di famiglia nel mondo del vino, il fratello Mario, “Mr Geox”, quella nella moda. I Moretti Polegato si dedicano alla cultura del vino da diverse generazioni, e Villa Sandi, gioiello architettonico italiano a Crocetta del Montello, tra i vigneti del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e dei vini del Montello, è il simbolo della loro valorizzazione del made in Italy. Ma sottoterra, c’è un altro tesoro: le cantine sotterranee, che, tanto per farsi un’idea, durante la Prima Guerra Mondiale, fungevano da collegamento diretto con il fronte sul Montello.
Tornando in superficie, l’ospitalità della Villa si ritrova nell’hôtellerie, alla Locanda Sandi, una tipica casa colonica del Veneto di inizio Novecento, e nelle Botteghe del Vino, a Crocetta, Valdobbiadene e Cortina d’Ampezzo. Dalle Tenute di Crocetta e Nervesa della Battaglia, dove da secoli si coltiva la vite, a quella di Valdobbiadene, dove nasce uno dei vini italiani più amati al mondo, fino a Vigna La Rivetta, la “perla” nel cuore di Cartizze, la piccola collina dove in poco più di 100 ettari nasce uno dei cru più pregiati d’Italia, la cultura enoica del territorio è racchiusa in etichette come il Cartizze Vigna La Rivetta, il Valdobbiadene Prosecco Superiore e la Cuvée Oris, accanto ai rossi, blend da uve coltivate nel Montello e Colli Asolani, come le Riserve Marinali e Còrpore. E poi c’è Opere Trevigiane, il Metodo Classico che affina proprio nelle storiche cantine.

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