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ZUCCHERO, 4.000 LAVORATORI IN ATTESA DI RICONVERSIONI DEGLI EX ZUCCHERIFICI CHIUSI DALLA NUOVA OCM EUROPEA. I SINDACATI SCRIVONO AL MINISTRO ZAIA: “APRIRE SUBITO TAVOLO INTERMINISTERIALE O SARÀ MOBILITAZIONE”

Le sorti dello zucchero italiano si stanno facendo “amare”: sono 4.000 i lavoratori in attesa delle riconversioni degli ex zuccherifici chiusi a seguito della riforma europea dell’Organizzazione comune di mercato. Un’attesa che per i sindacati del settore è già stata fin troppo lunga.
“Sulla carta tutti e quindici i singoli progetti di riconversione, frutto di una lunga e dettagliata analisi tecnica fatta da tutte le parti interessate, sarebbero pronti per partire ma cavilli burocratici e la resistenza di alcuni dei soggetti istituzionali e produttivi della filiera ne hanno impedito finora la loro attuazione”, scrivono infatti le Segreterie nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, in una lettera indirizzata al Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, chiedendogli l’immediata convocazione del tavolo interministeriale sul settore saccarifero.

I tre sindacati hanno annunciato al Ministro che in mancanza di una convocazione del tavolo saranno pronte a mobilitare l’intero comparto il 23 giugno.

“Qualora il Ministro non dovesse aprire il tavolo - ha dichiarato il segretario nazionale della Flai-Cgil Antonio Mattioli - ci prepareremo ad una straordinaria mobilitazione dei lavoratori del comparto, perché riteniamo che la misura sia davvero colma, anche e soprattutto perché ad oggi ci sono tutte le condizioni per dare l’avvio ai progetti di riconversione. Ci si sta dimenticando dei 4.000 lavoratori degli ex zuccherifici, e si stanno disattendendo gli impegni convenuti per dare loro un futuro occupazionale e un reddito certo”.

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