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BRUNELLO DI MONTALCINO: DA “BENVENUTO BRUNELLO” ESCE UN GIUDIZIO SULLA VENDEMMIA 2007 DECISAMENTE POSITIVO: VINI IN GENERALE DI BUON LIVELLO E ... NON MANCANO ANCHE LE ECCELLENZE. ECCO IL RESPONSO DEL BICCHIERE NEGLI ASSAGGI DI WINENEWS

“Benvenuto Brunello” all’insegna delle stelle più che mai: quest’anno cinque ne aveva l’annata 2007, cinque la Riserva 2006 e cinque sono state assegnate all’annata 2010. E se la 2007 è stata una vendemmia che avrebbe dato un vino elegante e strutturato e dall’acidità contenuta, secondo le previsioni del Consorzio e la vendemmia 2006 è già stata rubricata fra le migliori, la 2010, almeno sulla carta, si avvia sulla stessa strada. Ma il bicchiere cosa ci dice? Nulla per la 2010, ancora di là da venire, molto sulla Riserva 2006 e la 2007.

Concentriamoci, per il momento, su quest’ultima: un’annata buona, buonissima nelle declinazioni di diversi produttori, capace di evolversi ulteriormente, ma probabilmente non assoluta: è il primo bilancio dell’assaggio dei Brunello di Montalcino 2007, realizzato dallo staff di Winenews (Franco Pallini e Antonio Boco).

Certo, il millesimo in questione, che ha guadagnato un “rating” di cinque stelle, sarà destinato a far parlare di sé, ma l’impressione generale è quella di un’annata in alcuni casi già molto godibile, specialmente se guardiamo alla produzione della zona sud di Montalcino, mentre per quella settentrionale, il giudizio definitivo potrà essere dato solo dopo un’adeguata sosta dei vini in bottiglia. L’annata 2007 è decisamente rubricabile fra quelle “caldi” e, benché il Sangiovese, vitigno notoriamente ostico, non disdegni una certa generosità delle temperature per affinare completamente la sua maturazione, probabilmente l’anticipo della raccolta, determinato dalle condizioni climatiche ha, in qualche modo, sospeso una evoluzione ulteriore.

Ma vediamo la degustazione nel dettaglio: si distingue per il suo carattere speziato il Brunello di Montalcino 2007 di Argiano, caldo e ampio al palato. Dal tannino piacevolmente nervoso il Brunello della Fattoria dei Barbi, solido e ben strutturato. Floreale e ben ritmato il Brunello 2007 di Baricci spesso e di buona dolcezza il Brunello del Castello Banfi. Eleganti note agrumate fanno da preludio ad una bocca serrata e nervosa per il 2007 di Canalicchio di Sopra. Legno in primo piano per il Brunello 2007 di Fossacolle e note dolci in primo piano per quello di Fuligni. Dinamico e vibrante il Brunello 2007 di Gianni Brunelli e dai profumi tipici e ben a fuoco il Marroneto 2007. Robusto e ricco il Brunello de Il Poggione, quanto godibile e fragrante quello del Castello della Velona. Sapido e di bella freschezza acida il Brunello 2007 di Lambardi, dai profumi di macchia mediterranea e agrumi quello de Le Macioche, dalla bocca contrastata e fine. Giocato su toni chiaro-scuro il Brunello 2007 di Lisini, dal palato avvolgente. Note di tabacco e terra per il Brunello di Mastrojanni e fruttato rigoglioso per quello di Poggio Antico. Naso sfaccettato e complesso per il Brunello di Franco Pacenti - Canalicchio che in bocca è un vino già cremoso ed elegante. Solare negli aromi quanto caldo e tendenzialmente dolce all’attacco in bocca il Brunello 2007 di Salvioni. Fresco e reattivo quello di Sesti e molto contrastato quello di Tenuta di Sesta. Un Brunello decisamente affascinante quello prodotto da Terre Nere, solo un po’ in debito di acidità.
Da “Benvenuto Brunello”, oggi, esce, dunque, un giudizio decisamente positivo sulla vendemmia 2007: vini in generale di buono/ottimo livello, e con tante eccellenze assolute. Domani sarà la volta dell’assaggio per Winenews del Brunello di Montalcino Riserva 2006.

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