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LA TENDENZA

Italiani, il cibo, il vino e le filiere, tra condivisione virtuale e solidarietà, visti da WineNews

Costretti a casa dall’emergenza, facciamo tesoro: della cucina, della cultura del vino italiano, della comunicazione social. Aspettando di ritrovarsi
CIBO ITALIANO, EMERGENZA CORONAVIRUS, FACEBOOK, INSTAGRAM, TWITTER, VINO ITALIANO, Italia
Gli italiani, il cibo, il vino, ai tempi del Coronavirus

Ragù: è finito il tempo in cui era un perfetto sconosciuto. Perché in questi giorni che stiamo a casa costretti dall’emergenza, tutti o quasi, hanno cucinato almeno una volta ricette come questa, riscoprendo la più autentica tradizione italiana, un patrimonio che, nei ritmi frenetici della quotidianità mettiamo da parte, ma che abbiamo nel Dna e ci accomuna. Gli ingredienti? Tutti made in Italy, acquistati dopo una lunga coda al supermercato o arrivati direttamente a casa anche dal piccolo negozio di fiducia, nell’eccezionalità dei tempi che viviamo. C’è chi ha rispolveraro le ricette di famiglia, chi ha seguito in diretta web un grande chef e chi ha chiesto consigli nelle chat degli amici. Tutti si sono fatti un selfie, una “storia”, un video e lo hanno postato: e sono diventati “virali”, spingendo i propri followers a fare altrettanto. Ecco, secondo Winenews, il più genuino gesto di italianità che si sta compiendo in questi giorni in ogni casa. E come in un vero rituale il vino non manca, conservato in cantina, immancabile anche nella lista della spesa oculata o acquistato online (con crescita a doppia cifra in gdo e addirittura a tripla nell’e-commerce in questo periodo), dopo averlo virtualmente scoperto grazie ad aziende e sommelier sempre più social. Consapevoli che se abbiamo scelto un vino italiano, abbiamo dato una mano al Paese. Ma aspettando di tornare a stapparlo insieme, nei territori e con i produttori, e quando i locali riapriranno, perché va bene parlarne, ma, poi, il vino va bevuto.
Intanto il mondo del vino, prendendo spunto da quello del cibo, sperimenta nuove frontiere, dalla consegna di vino a domicilio alla comunicazione virtuale. E se per WineNews il web è pane quotidiano, dalle news sul wine&food ai viaggi virtuali nel suo mondo con la web tv, alle newsletter che consigliano i vini da stappare ogni settimana ed i territori da scoprire ogni mese, in questi giorni sui social abbiamo lanciato sondaggi - con la conferma che per il 57% degli italiani il wine&food è l’occupazione principale di questi giorni - quiz e hashtag (#ioscendoincantina), tra una citazione e l’altra di vino, per appassionare e divertire chi ci segue su Facebook, Instagram & Twitter, e invitando tutti a bere italiano (lo abbiamo fatto anche in radio, con Decanter su Radio2 per la campagna #iobevoitaliano). Ma sono tante le cantine che, nel pieno rispetto della campagna #iorestoacasa, fanno altrettanto, con iniziative che vanno dalle spedizioni gratuite alle degustazioni guidate da esperti in video conferenza (o per gli esperti come i digital tasting della Cantina La-Vis), passando per live streaming per incontrarsi e chiacchierare di vino su Facebook: con #acasaconnoi Umberto Cesari li propone tutti assieme, donando 4 euro per ogni pack di vino acquistato al Policlinico S. Orsola di Bologna. O come #iobevoacasapaladin di Casa Paladin che ha selezionato vini dedicati a pranzi e cene fatti in casa, donando per ogni confezione acquistata 15 euro all’Ospedale Sacco di Milano. Tutti stanno dando una mano di persona o attraverso donazioni per aiutare l’Italia, dal Gruppo Italiano Vini alle Cantine Riunite & Civ, dai Consorzi dell’Asti e della Barbera d’Asti a quello del Prosecco Docg, fino a Tannico, ma anche dal Grana Padano a Ferrero, da S.Pellegrino a Esselunga, da Eataly a Lavazza (come abbiamo raccontato), ed ai quali se ne aggiungono continuamente altri, come Valdo Spumanti a supporto degli Alpini che hanno riaperto l’Ospedale di Valdobbiadene.
E per sensibilizzare gli italiani costretti a casa a continuare a comprare vini di qualità, il Movimento Turismo del Vino Toscana ha sposato la campagna #iorestoacasa, promuovendo l’acquisto diretto da casa on line delle cantine socie, premiando il selfie più bello, con una selezione di vini toscani, of course. Aspettando di tornare a fare enoturismo, nei webinar con i “Dialoghi sul turismo enogastronomico” promossi dalla professoressa Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, professionisti ed operatori del settore, continuano a scambiarsi idee ed esperienze per il futuro del settore.
Poi ci sono i sommelier, che, con le aule chiuse, sono sempre più influencer. Gli assaggiatori dell’Onav postano degustazioni da casa nel grande tasting virtuale #ilvinociunisce, l’Ais ha lanciato #ladistanzanoncidivide con una serie di video-racconti di vitigni, produttori e territori guidati dai suoi esperti, la Fondazione Italiana Sommelier appuntamenti live con i suoi docenti, e la Fisar, tra letture e musiche enoiche, documenta la quotidianità di un sommelier.
Tornando al cibo, cucinare è il passatempo casalingo per eccellenza, dagli adulti ai bambini, per i novelli chef e per i cuochi professionisti che hanno spento i fornelli dei loro ristoranti stellati per accendere quelli di casa in diretta sui social - WineNews ne ha fatto una cena stellata, con Massimo Bottura, Antonia Klugmann, Moreno Cedroni, Andrea Berton (che ha lanciato anche i restaurant bond, acquisti una cena oggi per consumarla domani nel suo Ristorante Berton a Milano, formula che arriva dagli States e di cui abbiamo già parlato, ndr) e Iginio Massari - ma anche e soprattutto per scendere in campo per combattere l’emergenza al fianco di medici e volontari, preparando i pasti per gli ospedali come la famiglia Cerea alla Fiera di Bergamo, L’Arcangelo, Pipero e Roscioli insieme per lo Spallanzani di Roma, per le case di riposo per anziani o per i senzatetto come fa Franco Pepe a Caserta, per raccogliere fondi per sostenere le strutture sanitarie del Piemonte con la campagna #chefperilpiemonte lanciata dall’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, tra donazioni e video ricette da condividere su Instagram. Ma anche i foodblogger più seguiti cucinano a ritmi frenetici: con i suoi quasi 600.000 followers, Chiara Maci pubblica ricette per ogni momento della giornata. E se il Comune di Forlimpopoli cerca lettori per una grande lettura virtuale e condivisa di ricette de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi, anche Le Cesarine hanno chiuso gli home restaurant e acceso gli schermi per insegnare a cucinare dalle loro case.
E come per i vini, per procurarsi gli ingredienti, prediligendo i prodotti italiani (per garantire l’approvigionamento Coldiretti ha messo insieme agricoltori, industrie e le principali insegne della gdo, la Cia ha lanciato un mercato virtuale per acquistare i prodotti degli agricoltori più vicini a casa), anche la spesa arriva a domicilio, dalla grande distribuzione come fa Coop - è di oggi l’annuncio del leader italiano del blocco dei prezzi su tutti i prodotti per i prossimi due mesi, ndr - ai negozi di vicinato dei piccoli borghi, con l’aiuto di tanti volontari. Ma per chi non può rinunciare al food delivery e al cibo ready to eat, TheFork e la Fipe si sono unite per promuovere anche le consegne a domicilio che effettuano i loro ristoranti.
Di certo c’è che, dai brindisi virtuali alle tavolate social, per tutti il motto è #iomangioitaliano. E tutte, sono occasioni per fare tesoro per quando #tuttoandràbene.

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