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INNOVAZIONE

La filiera della pasta sbarca nel futuro e diventa 4.0, con la trafila hi-tech

Il brevetto, tutto italiano, si chiama Airlight, e con termoregolazione e gestione da remoto fa fare un salto evolutivo alla pasta di 150 anni

La filiera della pasta diventa 4.0, ed a portarla nel futuro non poteva che essere un brevetto tutto italiano. Si chiama Airlight, tecnologia studiata e messa a punto da un gruppo di giovani progettisti di Pistoia, capace di rivoluzionare l’unica componente rimasta sempre uguale, da almeno 100 anni: la trafila. Attraverso una serie di innovazioni che vanno dalla termoregolazione, sistema unico al mondo che permette di gestire la temperatura della trafila in modo capillare ed efficace, alla distribuzione uniforme su tutta la trafila, dalla connettività, che attraverso cui le trafile comunicano con un sistema centralizzato che permette all’utente di monitorare e gestire le fasi di estrusione da remoto, al rispetto per l’ambiente, che passa per una gestione sostenibile delle risorse, a partire dall'acqua, all’uso di materiali riciclabili, come l’acciaio inox.
Il sistema Airlight è particolarmente innovativo perché permette la termoregolazione delle trafile in modo capillare. Ogni singolo foro di estrusione è sottoposto a uno scambio termico e rende il prodotto trafilato più omogeneo, anche nelle trafile più grandi. Un flusso d’aria termoregolata viene iniettata nella trafila per scambiare calore con la camera interna. Un sensore comunica la temperatura della trafila al sistema elettronico che gestisce il calore e il flusso d’aria. Questo sistema permette di monitorare e gestire la temperatura, calda e fredda, in entrambi i modi e di mantenerla costante nel tempo. È possibile selezionare diverse temperature e l’utente potrà sperimentare e determinare la sua configurazione ideale. Il range di temperatura selezionabile è da 20°C a 200°C in funzione dell’impasto che si intende utilizzare. I sistemi di termoregolazione ad aria non richiedono pressioni di esercizio elevate e quindi sono sicuri anche ad alte temperature. Hanno un ottimo rendimento termico e non serve alcun tipo di liquido per il raffreddamento, riducendo il rischio di perdite e contaminazione con i prodotti alimentari.
“La tecnologia ha avuto un impatto molto positivo sull’industria alimentare e ha portato progressi in tutte le sue fasi, dalla materia prima al confezionamento ma c’è una componente fondamentale che non è mai cambiata in oltre 100 anni, ovvero la trafila di estrusione”, commenta Daniele Foto, inventore del brevetto e ceo di Amt, che prosegue: “abbiamo percepito la necessità di portare un adeguamento tecnologico e normativo a questa componente rimasta indietro nel tempo e ci siamo accorti che avevamo semplicemente rivoluzionato il mercato”.
La temperatura controllata non è solo il segreto del brevetto Airlight, ma anche la risposta agli ultimi 150 anni di storia della tecnologia della pasta, che va così incontro alle esigenze moderne delle aziende, garantendo la massima sicurezza di igiene alimentare e interconnessione dei sistemi per una gestione semplificata dei processi produttivi. “Abbiamo ripercorso tutti gli sviluppi scientifici ed industriali a partire dal XIX secolo, quando le trafile venivano realizzate ancora in rame, fino ai tempi moderni dove si osservano con estrema precisione le microstrutture, la viscoelasticità degli impasti e la denaturalizzazione delle proteine in funzione della temperatura di estrusione”, aggiunge Alex Spagnuolo, Cfo di Amt. Il risultato arriva nel 2019 quando viene depositato in Italia il brevetto industriale che ha rivoluzionato il concetto di trafila e che ha confermato e soddisfatto le lacune tecniche già denunciate in ambito scientifico.

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