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VINO BIOLOGICO, L’UNIONE EUROPEA DÀ IL VIA LIBERA A USARE LA DICITURA IN ETICHETTA DALLA VENDEMMIA 2012: PER IL COMMISSARIO EUROPEO ALL’AGRICOLTURA DACIAN CIOLOS “COSÌ SI DÀ AI CONSUMATORI LA CERTEZZA CHE SONO STATE APPLICATE NORME PIÙ RIGOROSE” ...

Arriva una notizia che farà gioire i sostenitori del “bere-bio”: dalla vendemmia 2012 i produttori dell’Unione Europea potranno utilizzare il termine “vino biologico” in etichetta. Ecco la decisione del Comitato per la produzione biologica dell’Ue, con grande soddisfazione del Commissario all’Agricoltura Dacian Ciolos: “così si dà ai consumatori la certezza che un “vino biologico” è stato prodotto applicando norme più rigorose”.

Il progetto, secondo le prime anticipazioni, prevede per il vino biologico una presenza di solfiti pari a 100 milligrammi il litro per i vini rossi e 150 per i vini bianchi e rosé: 50 milligrammi in meno per ogni categoria, rispetto ai livelli attualmente in vigore per i vini convenzionali. Ma è un testo che prevede una certa elasticità, andando incontro alle richieste dei Paesi del Nord Europa, Francia compresa, che hanno bisogno dei solfiti (ossia dell’aggiunta di anidride solforosa che è un antiossidante) per stabilizzare il vino, oltre che dello zucchero per alzarne la gradazione alcolica: per loro, a determinate condizioni, il testo introduce una deroga per portare la presenza limite di solfiti per il vino biologico da 100 a 120 milligrammi il litro per i vini rossi, e da 150 a 170 per quelli bianchi e rosé.

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