Un consumo moderato di vino bianco aiuta a diminuire l’infiammazione ai reni. Così una ricerca dell’Università di Milano pubblicata sulla rivista “Blood Purification”. Al centro dello studio il Soave nel percorso di ricerca intrapreso dal Consorzio

Un consumo moderato e sotto controllo medico di vino bianco in pazienti nefropatici aiuterebbe a diminuire l’infiammazione ai reni. Lo afferma una ricerca coordinata dall’Università degli Studi di Milano e pubblicata sulla rivista “Blood Purification”, secondo la quale tirosolo e idrossitirosolo, due monofenoli presenti nel vino bianco e nell’olio extravergine di oliva, potrebbero essere di aiuto nel diminuire l’infiammazione cronica ai reni. L’analisi è stata condotta, presso l’unità di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Versilia a Viareggio, su 10 pazienti con patologie croniche dei reni confrontati con 10 volontari sani. Il vino utilizzato per lo studio è stato il Soave, iniziativa che fa parte del percorso di ricerca iniziato dal Consorzio di Tutela del Soave nel 2008, nel congresso internazionale “White Wine and Health”, allora coordinato dal professor Alberto Bertelli.
“Il consumo di vino bianco in pazienti nefropatici - spiega Bertelli, coordinatore anche di quest’ultima indagine e tra gli autori del lavoro - produce un abbassamento dei parametri infiammatori (IL6 e PCR ) del 40% in 15 giorni di trattamento. Si dimostra una sinergia positiva con il consumo di olio extravergine di oliva nella dieta. Una possibile spiegazione al fenomeno è data dall’effetto biologico di alcuni monofenoli (tirosolo e idrossitirosolo) presenti nell’olio extravergine di oliva e nel vino bianco”.
Tali conclusioni, sottolinea Bertelli, “meritano di essere confermate da uno studio clinico con un maggior numero di pazienti e protratto per maggior tempo ma già sin d’ora possiamo dire che anche il consumo moderato di vino bianco, in queste patologie infiammatorie, ha un effetto positivo per la salute e potrebbe contribuire a migliorare la qualità della vita di pazienti che già subiscono fin troppe restrizioni dietetiche”.
Info: www.ilsoave.com