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Tra i più importanti produttori del Nuovo Mondo, il Cile è pronto a rinunciare a ben 30.000 ettari dei propri vigneti. Corporacion Chilena del Vino: “sono vigneti obsoleti, non più redditizi, spesso malati, che bloccano la crescita del settore”

Tra i più importanti produttori del Nuovo Mondo, il Cile è pronto a rinunciare a ben 30.000 ettari dei propri vigneti, come spiega, in maniera irremovibile, il vice presidente della Corporacion Chilena del Vino, Eduardo Silva: “si tratti di vigneti ormai obsoleti, sia da un punto di vista tecnico che economico, non sono redditizi, per questo devono essere sradicati. Senza contare tutti quei filari di varietà che non si producono più da anni, ma anche le viti malate, o quelle piantate in luoghi del tutto inadatti alla viticoltura. Sono tutti fattori debilitanti - conclude Silva - che frenano la crescita del settore vinicolo in Cile.

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