Un fatturato di 63,9 milioni di euro (ricavi netti, +5% sul 2015), un Ebitda di 15,4 milioni di euro (in calo sui 16,2 milioni di euro del 2015, principalmente per i ridotti contributi Ocm nel 2016 dopo la querelle che sta tenendo bloccate le erogazioni a livello nazionale, ndr), un utile netto di 6 milioni di euro, un indebitamento finanziario netto 6,6 milioni di euro, che incorpora gli effetti dell’acquisizione del 60% di Canevel e un dividendo proposto per l’esercizio 2016 pari a 9 centesimi per azione (come nel 2015): ecco i risultati finanziari del Gruppo Masi, una delle realtà leader del vino italiano, quotata in Borsa sul listino Aim Italia, dedicato alle Pmi , che oggi, a
Sant’Ambrogio di Valpolicella, ha visto il cda approvare il progetto di bilancio e il bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 (www.masi.it).
“Reputo positivo il risultato in termini di crescita, in un contesto di mercato- ha dichiarato Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola - che, a livello internazionale, non si è presentato facile per i vini fermi italiani in bottiglia. Con l’acquisizione di Canevel, riconosciuta specialista per gli spumanti premium, puntiamo a intercettare il trend positivo dei vini sparkling. La redditività si è mantenuta elevata rispetto al settore e in linea con le nostre attese: i dati risultano penalizzati da fenomeni strutturali in atto nella distribuzione e dalla ridotta attribuzione di supporti alla promozione dell’export”.
Interessante notare la distribuzione delle vendite di Masi, con dati sintomatici del mercato a livello più generale: “i ricavi delle vendite e delle prestazioni - spiega una nota - aumentano complessivamente del 5%, anche per effetto dell’inclusione di Canevel (il settembre 2016 Masi Agricola Spa ha acquistato il 60% di Canevel Spumanti Spa, nonché
una pari partecipazione in Società Agricola Canevel e in Canevel Spumanti Tenuta Le Vigne
Società Agricola, per un prezzo complessivo di 7 milioni di Euro, interamente pagati per
cassa; le tre società sono proprietarie di 26 ettari di terreni, per la maggior parte vitati, nel territorio di Valdobbiadene Superiore Docg, ndr) nell’area di consolidamento, con un apporto di 1,5 milioni di euro di ricavi. Questo spiega anche una parte dell’aumento in Italia, che è, in larga prevalenza, il maggior mercato di Canevel. Al netto di ciò, a perimetro costante si registra un incremento dei ricavi del +2,4% (+3,6% cambi costanti), realizzato con una leggera crescita nelle Americhe, un leggero calo in Europa e crescite importanti, per lo meno in percentuale, in Italia (+16% ) e in Asia (+11%).
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