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100/100 al Brunello di Montalcino Riserva 2012 Biondi-Santi, al top per “Wine Enthusiast”

Dedicata a Franco Biondi Santi (“la natura è in grado di creare grandi cose, bisogna solo aspettare”), per Kerin O’Keefe è la Riserva per antonomasia

“La natura è in grado di creare grandi cose, bisogna solo aspettare”: è racchiusa nelle parole di Franco Biondi Santi, il suo stesso creatore e al quale è dedicata, tutta l’essenza del Brunello di Montalcino Riserva 2012 di Biondi-Santi, la griffe che ha inventato il Brunello alla fine dell’Ottocento alla Tenuta Greppo a Montalcino, oggi di proprietà del gruppo francese Epi della famiglia Descours, ai vertici mondiali per la critica internazionale con il riconoscimento dei 100/100 di “Wine Enthusiast”. Per Kerin O’Keefe, tra le degustatrici più autorevoli al mondo, Italian Editor del prestigioso magazine americano, “è la Biondi-Santi Riserva per antonomasia, che riflette lo stile che ha reso famosa l’azienda, ma mostra chiaramente il tratto distintivo di estrema eleganza di Franco”.
“Nel 2012 questo livello di finezza non era facile da raggiungere - scrive O’Keefe nella newsletter in uscita il 16 marzo e poi nell’edizione di maggio del magazine “Wine Enthusiast”, anticipate da WineNews - nel complesso l’annata è stata caratterizzata da una stagione vegetativa calda, ma le piogge di fine agosto e inizio settembre hanno restituito equilibrio alle uve. Nonostante le temperature estive elevate, la Riserva 2012 di Biondi-Santi mostra notevole freschezza ed equilibrio, anche grazie all’altitudine e alla posizione dei vigneti dell’azienda, dove le fresche temperature notturne rinfrescano le uve. Ma il merito va anche a Franco e alla sua incrollabile fiducia nella vendemmia precoce per preservare i livelli di acidità. Questi livelli di acidità che spesso si traducono in una certa austerità giovanile nel primo decennio dopo la vendemmia, sono fondamentali per produrre vini caratterizzati da longevità, profondità ed eleganza. La 2012 è un vino classico e vanta seducenti profumi di rosa, sottobosco, frutti rossi selvatici, cuoio nuovo e note di fondo di menta sminuzzata. Il palato è cesellato, caratterizzato da marasca, melograno, scorza d’arancia, anice stellato e un accenno di tabacco racchiuso in tannini tesi e levigati. L’acidità decisa conferisce a questa Riserva tensione giovanile e la mantiene impeccabilmente equilibrata. Anche se ha bisogno di qualche anno in più per svilupparsi e distendersi completamente, non occorerrà aspettare decenni prima di poter gustare questo vino avvincente. Mentre continuerà ad evolversi negli anni a venire, oggi è un puro piacere caturare la combinazione tra tensione giovanile e frutta succosa del vino. Gli aromi più complessi, terziari, di pietra focaia, goudron, carruba e le note più pronunciate di tabacco da pipa si svilupperanno nei prossimi decenni”.

Focus - About Tenuta Greppo della famiglia Biondi Santi
La Tenuta Greppo della famiglia Biondi Santi è una leggenda, di Montalcino e del vino italiano. Perché è nella storica cantina che, dalla fine dell’Ottocento quando il giovane garibaldino Ferruccio inventò il Brunello ad oggi, i membri della famiglia, di generazione in generazione, si sono passati il testimone di custode della tradizione di questo grande vino capace di invecchiare alla perfezione, con classe ed eleganza (la riprova nelle prime e preziosissime bottiglie di Brunello Riserva 1888 e 1891 conservate nel caveau della cantina, dal valore inestimabile). E ognuno ha trasmesso alle annate di Brunello un po’ del suo stesso carattere, come la Riserva 1955 che, entrata per sempre nella storia come l’unico vino italiano tra i migliori del Novecento, ne è la sintesi perfetta. Quando Franco Biondi Santi, signore del vino d’altri tempi, tra i più grandi produttori di vino, ci ha lasciati - correva il 2013 - ha lasciato anche un’importante eredità. In bottiglia, come non poteva esser altrimenti, e in una splendida bottiglia: la sua ultima Riserva, il cui rilascio sul mercato era previsto nel 2019, ma Biondi-Santi ha deciso di attendere ancora un anno per dare a questo vino statuario ancora del tempo per affinarsi e trovare il suo equilibrio ideale, prima di svelarsi al mondo. Sotto l’etichetta frontale, il Brunello di Montalcino Riserva 2012, riporta una dedica a Franco Biondi Santi e attorno al collo un pendaglio che racconta i suoi successi.

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