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ECONOMIA DEL VINO

130 miliardi di euro di Pil, 52 di tasse, presidio del territorio: il valore del vino per l’Ue

Lo studio di PwC per il Ceev. Nel settore 3 milioni di posti di lavoro nei Paesi Ue, con una produttività maggiore della media

Genera ricchezza in tanti territori rurali, li preserva dallo spopolamento, tutela e incentiva la biodiversità, contribuisce al fisco e all’occupazione in maniera importante. Il valore del vino per l’Unione Europea è enorme. E se con parole poetiche lo ha ben descritto, da tempo, il genio del compianto Philippe Daverio, secondo cui “l’Europa è la patria della cultura del vino, primo elemento distintivo dell’essere europei”, come raccontò in un’intervista a WineNews, c’è chi lo ha messo nero su bianco in numeri, come il Ceev, il Comitato Europeeo delle Imprese del Vino, con uno studio condotto da PwC, che sarà presentato domani a Bruxelles, e che WineNews è in grado di anticipare, che ha quantificato l’impressionante contributo socio-economico e ambientale del settore vinicolo all’Unione europea. “Con quasi 3 milioni di posti di lavoro e un contributo di 130 miliardi di euro al Pil dell’Unione Europea nel 2022, pari allo 0,8% del totale, il settore vitivinicolo svolge un ruolo fondamentale nella sostenibilità socioeconomica delle zone rurali dell’Ue. Una benedizione contro lo spopolamento delle campagne”, ha dichiarato Mauricio González-Gordon, presidente Ceev. “Inoltre, la sua complessa filiera genera quasi lo stesso valore di mercato in tutte le fasi della produzione - dalla coltivazione dell’uva alla vinificazione e alla successiva commercializzazione - il che rappresenta un esempio di sistema di valori equilibrato, che deve essere preservato a livello politico”, ha aggiunto.
Il rapporto mostra come il settore vitivinicolo dell’Ue (soprattutto grazie a Francia, Italia e Spagna, ndr) sia leader in diverse aree. A livello internazionale, rappresenta il 62% della produzione e del commercio mondiale di vino. Con esportazioni per 17,9 miliardi di euro nel 2022 e un saldo commerciale positivo di 15,9 miliardi di euro, il vino ha svolto un ruolo cruciale nel ridurre il deficit commerciale dell’Ue del 3,7%. Inoltre, ribadisce lo studio, il settore vitivinicolo è un’ancora socio-economica di qualità per le zone rurali dell’Ue. A livello sociale, le regioni vinicole tendono a subire un minore declino demografico e, a livello economico, i vigneti sono più redditizi del 37% rispetto ad altre colture permanenti. Il settore vitivinicolo dell’Ue, inoltre, è una fucina di posti di lavoro, soprattutto nelle zone rurali, e rappresenta l’1,4% dell’occupazione totale dell’Ue. Questi posti di lavoro presentano una produttività eccezionale, generando un maggiore valore aggiunto per dipendente rispetto ad attività simili in ogni fase della catena del valore (+90% in agricoltura, +16% nella produzione e +5% nella commercializzazione). Inoltre, l’impatto fiscale totale generato dal settore vitivinicolo ammontava a quasi 52 miliardi di euro nel 2022, pari allo 0,7% della spesa pubblica dell’Ue. Ancora, il vino è emerso anche come attrazione turistica e, di conseguenza, come catalizzatore economico chiave in molte regioni rurali, generando quasi 15 miliardi di euro di entrate.
Per l’aspetto ambientale, la relazione mostra come gli oltre 3,2 milioni di ettari di vigneti nell’Ue contribuiscano alla sostenibilità dell’ambiente comunitario in molti modi, come l’aumento della biodiversità, la limitazione dell’erosione del suolo, il miglioramento della gestione delle acque e la protezione dagli incendi.
“Il bilancio complessivo del vino per la società europea è impressionante e chiaramente positivo”, ha dichiarato Ignacio Sánchez Recarte, segretario generale Ceev (qui la nostra intervista). “Ma questa storia di successo rimane delicata e deve essere sostenuta adattando ulteriormente il complesso quadro giuridico che si applica al vino, preservando la cultura del vino dagli attacchi che tentano di demonizzarla. Danneggiare il vino dell’Ue significa danneggiare la cultura, la società e l’economia dell’Ue”, ha aggiunto.

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