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PIONIERI DEL VINO

180 anni fa nasceva il “padre” del Prosecco: Antonio Carpenè. In suo onore il 1924 Prosecco

Dedicata al suo fondatore, a 150 anni dalla fondazione, Carpenè Malvolti presenta domani una selezione unica delle bollicine più amate al mondo

È passato alla storia come una delle menti più illuminate e visionarie del XIX secolo in ambito scientifico ed imprenditoriale, nonché quale “uomo di scienza”, autore di autorevoli manuali e pubblicazioni sull’Enologia e sulla Viticoltura, ma anche come un “visionario enoico”, dalla sempre più significativa ed attuale centralità storica nella spumantistica mondiale, cui va il merito di aver trasformato un vitigno quale la Glera nel più innovativo e performante vino spumante italiano su scala internazionale, le cui benefiche ricadute economiche, culturali e sociali, sul territorio veneto e non solo, oggi lo attestano. È questa la storia del “padre” del Prosecco, Antonio Carpenè, uno dei pionieri del vino italiano, fondatore della Carpenè Malvolti, la cantina ancora oggi guidata dalla sua storica famiglia, che, domani, lo celebra a 180 anni dalla nascita, il 17 agosto 1838 a Brugnera di Sacile, e nell’anno in cui ricorrono i 150 anni dalla fondazione della sua attività di impresa nel 1868. E lo fa con la presentazione di una selezione unica e prima, il 1924 Prosecco (sul mercato da settembre), che rappresenta una particolare declinazione del Prosecco Superiore Docg dedicata al primo anno i cui le bollicine venete, allora commercializzate come “Champagne italiano”, riportarono in etichetta il nome “Prosecco”, proprio ad opera della Carpenè Malvolti, con la Denominazione “Prosecco Amabile dei Colli di Conegliano”.
Antonio Carpenè dedicò tutta la sua vita agli studi scientifici, alla ricerca empirica ed alle sperimentazioni tecniche sempre più innovative nel continuo intento di voler contribuire allo sviluppo della viticoltura e dell’enologia. Fu così che nel 1868 vennero gettate le basi di quella che - nascendo prima come la Società Enologica Trevigiana - rendono l’odierna Carpenè Malvolti la più longeva casa spumantistica italiana, da cinque generazioni sempre in mano alla medesima famiglia, dando avvio allo sviluppo del territorio di Conegliano, che nel 1853 vantava solo 1 vigneto in Provincia di Treviso, mentre oggi i terreni vitati occupano una superficie pari a circa 30.000 ettari, dalle cui uve si producono attualmente 92 milioni di bottiglie di Prosecco Superiore Docg (dal 2009) e 450 milioni di bottiglie di Prosecco Doc (dal 1969), prima realtà della spumantistica a livello mondiale.

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