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TURISMO DEL VINO

20 euro: ecco il costo-medio della visita in cantina. Si sale a 49 euro per un’esperienza al top

A fotografare scelte e orientamenti delle aziende italiane, per la prima volta, è “Cantine d’Italia” 2024, la guida per l’enoturista di Go Wine
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La visita in cantina esperienza irrinunciabile per gli eno-appassionati

Da fattore un tempo basato sulla spontaneità ed elemento di novità nella vita del viticoltore, con il crescere del fenomeno del turismo del vino la visita in cantina si è sempre più affermata, fino a diventare oggi l’esperienza più richiesta dagli eno-appassionati e un’offerta strategica per molte cantine. Il tema del prezzo si è così inserito, come fattore da conoscere e comunque da monitorare. Calcolando una media, 20,17 euro è il costo di un’esperienza base, mentre si sale a 49,79 euro per un’esperienza completa o comunque al top, secondo i parametri che ciascuna cantina individua nel formulare la proposta. A fotografare scelte e orientamenti delle aziende italiane, per la prima volta, è “Cantine d’Italia” 2024, la guida per l’enoturista, a cura di Go Wine (presentata, nei giorni scorsi, a Milano), e che ha chiesto quanto costano le visite ad oltre 400 cantine di tutte le Regioni italiane, con differente profilo, da quelle di maggiori dimensioni e più strutturate anche per l’organizzazione del personale, a quelle di impronta familiare dove il viticoltore spesso recita più ruoli, compreso quello dell’accoglienza e del racconto agli enoturisti.
Sul campione selezionato, sono meno di 15 (4%) le cantine che non prevedono un costo “d’ingresso” anche per un’esperienza base, 62 (15%) si collocano a 10 euro o a cifra inferiore. Per l’esperienza completa, l’indagine ha rilevato 34 cantine che propongono un costo superiore a 100 euro.
Altrettanto interessante la lettura dei dati nelle varie zone in Italia, secondo la quale al Nord la media del costo di un’esperienza base si colloca a 19,41 euro, mentre al Sud sale a 21,59. Il riferimento corrisponde anche per un’esperienza più completa, con un costo medio al Nord che si assesta su 43,25 euro e sale al Sud a 52,97 euro. Guardando ad alcune Regioni, il costo è più alto in Toscana (22,17 euro), rispetto al Piemonte (20,07 euro) per l’esperienza base, idem per l’esperienza al top: Piemonte a euro 48,86, Toscana a euro 62,82.
Analizzando un tema ormai consolidato, alla luce anche dei dati che sono emersi, Go Wine sottolinea come la visita in cantina fa sempre di più parte di un’attività strutturata per moltissime cantine, in grado di formulare la proposta e dettagliarla spesso anche sul sito internet aziendale, in fase di presentazione della loro attività. La scelta di evidenziare una sorta di doppio binario - esperienza base, esperienza top - è anche un modo per leggere il tema, offrire un servizio in più all’enoturista all’interno della guida “Cantine d’Italia” 2024, ma anche per incoraggiare un dibattito all’interno del settore. Ci troviamo di fronte, da una parte, a proposte accessibili, o comunque dai costi non proibitivi; dall’altra parte, a veri e propri eventi top che comportano a volte una spesa significativa se comparata con altre iniziative nel settore.
“Comunicazione e accessibilità sono due fattori strategici in questa materia - sottolinea Massimo Corrado, presidente Go Wine e curatore della guida - comunicare da parte della cantina il costo della visita e indicare quale esperienza si pratica non può che contribuire a rendere sempre più professionale la visita e creare un legame tra il viticoltore e l’enoturista: egli è così in grado di informarsi allo stesso modo con cui legge dei vini della cantina e si informa sul loro profilo o sulla vinificazione”.
Il tema dell’accessibilità è, tuttavia, altrettanto importante e impone qualche riflessione ulteriore: richiama l’esigenza di costi che possano favorire l’accesso in cantina, nel rispetto del lavoro del viticoltore. Al concetto del remunerare il servizio e comunque nel rispetto di una qualità che va pagata, si affianca la opportunità di mantenere alcune proporzioni che siano legate al tipo di esperienza e comunque al ruolo insostituibile che l’enoturismo svolge sia per avvicinare molte persone al mondo del vino e sia per consolidare le aspettative dei più esperti.
L’andare in cantina è andare verso la natura, apprezzare il paesaggio, conoscere e dialogare con le persone. È, soprattutto, percepire il rapporto con la terra e con un ambiente: in questa ottica il fattore prezzo deve inserirsi in armonia. Valorizzando anche nelle quotazioni esperienze straordinarie, ma rendendo con altre formule sempre accessibile la cantina ad un pubblico più vasto. Senza dimenticare che poi, quasi sempre, in cantina si comprano bottiglie e questo rappresenta un altro costo per l’enoturista ed un’opportunità per il viticoltore.
Insomma l’obbiettivo di Go Wine non è solo quello di valorizzare la grande accoglienza in cantina, ma di comunicare una visione sociale attenta nel settore e che possa sempre tenere saldi quei fattori (terra, vigneto, vini, persone) che sono alla base dell’enoturismo e di un determinato modo di concepire la viticoltura.

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