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GIACENZE

43 milioni di ettolitri di vino e 30 tra mosti e vini in fermentazione nella “Cantina Italia”

I dati del Registro Telematico aggiornati al 15 novembre 2019, con la vendemmia definitivamente chiusa in Italia

A vendemmia ormai finita, e con buona parte degli ordini di fine anno ormai evasi dalle cantine del Belpaese, si delinea sempre più il quadro di quanto vino, l’Italia, si trovi davvero in cantina.I dati del Registro Telematico, aggiornati al 15 novembre 2019, parlano di 43 milioni di ettolitri di vino, a cui si aggiungono 14,5 milioni di vino nuovo ancora in fermentazione, e 15,5 milioni di ettolitri di mosti. Una situazione, nei numeri, sostanzialmente identica a quella della stessa data 2018 (quando si registravano 42,9 milioni di ettolitri di vino, 15,3 di mosti e 15,3 di vini in fermentazione).
Oltre il 60% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente un quarto del vino nazionale, grazie alle giacenze delle province di Treviso e Verona (9%), che detengono più vino di Puglia e Sicilia sommate assieme. Oltre il 50% del vino detenuto è a Dop, con una prevalenza del rosso (53,5%). Il 25,9% del vino è a Igp, anche qui con prevalenza del rosso (55,2%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,6% del totale. Il restante 22,3% è costituito da vini da tavola, mentre i vini da agricoltura biologica rappresentano il 5,8% del totale detenuto.
A livello di denominazioni, le prime 10 (su 524 totali) pesano per il 39% del totale a vino a denominazione presente in Italia, percentuale che sfiora il 60% se si allarga il raggio alla prime 20. Con il mondo Prosecco, (tra Doc e Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, a cui vanno aggiunti Cartizze e Asolo Prosecco Superiore Docg) che, da solo, rappresenta oltre il 10% del vino italiano a denominazione.

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