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“SETTIMANA DEL MIELE”, DOLCI BILANCI. E’ STATO L’ANNO DEI RECORD: 55 TIPI DIVERSI DI MIELE IN VETRINA E DEGUSTAZIONE

E’ stato l’anno dei record, negativi per la produzione di miele, ma sicuramente positivi per la qualità dei mieli: a Montalcino, in vetrina ed in degustazione, dal 6 all’8 settembre, ben 55 tipi diversi di miele: dal nespolo al corbezzolo, dal rosmarino all’arancio, passando per limone, erica, tiglio, acacia, girasole … La “Settimana del Miele” 2002 ha quindi mostrato, come sempre, alle migliaia e migliaia di turisti, l’affascinante mondo delle api e le virtù ed i sapori del “dolce prodotto”. Ma anche tante curiosità, come quella presentata, in anteprima, dalla Nonino e da Tullio e Francesca Scrivani dell’Enoteca Osticcio, una delle più prestigiose enoteche di Montalcino e di Toscana: la deliziosa acquavite “Gioiello Nonino”, ottenuta dalla distillazione del solo miele in tutte le sue varietà di gusti, acacia, corbezzolo, castagno, girasole, tarassaco.

La Settimana del Miele, promossa dall’Asga e dalla Camera di Commercio di Siena, ha poi richiamato l’attenzione sulle problematiche dell’apicoltura e dell’ambiente: “è stata sì la festa dei prodotti dell’alveare - spiega il presidente dell’Asga, Fabio Tassi - ma è anche un momento importante per focalizzare l’attenzione sui rischi legati all’inquinamento e alle emergenze ambientali. L’agricoltura che con l’utilizzo massiccio di prodotti chimici (pesticidi, erbicidi, fertilizzanti) ed il clima, quest’anno particolarmente avverso, sono i maggiori imputati della strage di api che ha messo in ginocchio l’intero comparto nazionale del miele. Ma la pioggia degli ultimi giorni, che per altri settore dell’agricoltura è molto pericolosa - continua però Fabio Tassi - ha di nuovo messo a lavoro le api. Un segnale positivo e speriamo possa dare qualche possibilità ripresa ad un settore altrimenti segnato da una crisi profonda”.

Insomma, un bilancio positivo: “la Settimana del Miele si è riconfermata - sempre stando alle parole del presidente dell’Asga, Tassi - come rassegna di importanza fondamentale per tutto il settore dell’apicoltura. I visitatori, nonostante il tempo un po’ incerto, sono stati moltissimi. Quest’anno è aumentata anche la presenza dei produttori locali e c’è stata la collaborazione delle associazioni agricole della provincia di Siena: si tratta di un legame con il territorio che l’Asga ritiene importante e produttivo”.

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