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La Stampa

Il Salone del Vino guarda ai mercati emergenti dell’Est: a Torino, dal 16 al 19 novembre ... Croazia, Montenegro, Lituania, Lettonia e ancora Danimarca, Svezia, Finlandia, Russia, Kazakistan, Ucraina, Norvegia e Slovenia. Arriveranno da queste nuove frontiere del vino “made in Italy” importatori e buyers protagonisti ai workshop e agli incontri con le cantine italiane al Salone del Vino di Torino, in programma dal 16 al 19 novembre, e che sarà presentato domani.
Il viaggio nell’universo delle etichette guarda proprio all’Est europeo (un importante convegno organizzato da Confagricoltura sarà dedicato all’argomento) e ai Paesi scandinavi. “In una fase riflessiva delle importazioni da parte di storici consumatori del vino italiano, come la Germania – precisa Alfredo Cazzola, presidente di Promotor International e Lingotto Fiere, organizzatori del Salone del Vino al Lingotto – e in un momento di sostanziale stabilità del mercato interno, abbiamo puntato su questi Paesi, seguendo le indicazioni dei produttori che puntano ad allargare il perimetro della domanda”.
Il Salone del Vino si propone come rassegna al servizio delle cantine rappresentando gli interessi dell’azienda vitivinicola che è contemporaneamente impresa agricola, commerciale ed industriale. La mission della manifestazione al Lingotto è di meeting point per gli operatori, vetrina per le aziende e i terroir emergenti, piazza affari per le etichette di qualità. L’evento torinese ha già segnato un significativo incremento del fronte espositivo e delle cantine partecipanti (nel 2002 furono 1150) e si conferma una forte attenzione degli operatori (nella precedente edizione furono 30mila). Domenica 16 è prevista l’apertura al pubblico del Salone (dalle 10 alle 18) e l’appuntamento del Wine Show propone un itinerario per gli eno-appassionati (si calcola siano 6,5 milioni). La giornata evento è destinata a una platea di cultori del buon bere. Il profilo degli amanti del vino di qualità è di consumatori informati. L’eno-appassionato è in prevalenza maschio, età dai 30 anni in su, reddito medio-alto, elevato livello d’istruzione, residenza prevalentemente nelle regioni del Nord e del Centro. E’ in forte ascesa l’interesse delle donne per il mondo delle etichette e la preferenza è per i vini rossi. (arretrato de "La Stampa" del 2 novembre 2003)

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