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La Stampa

Bottiglie d’autore «en primeur»…Vino e finanza tornano a intrecciarsi, offrendo ai produttori un innovativo metodo di finanziamento e agli investitori un modo nuovo di impegnare il denaro. Il Banco di Sicilia ha annunciato durante l’edizione appena conclusa di Vinitaly la quarta emissione di certificati «en primeur» per la commercializzazione dei vini di alta qualità con caratteristiche come la produzione limitata e l’invecchiamento in barrique in grandi botti. L’iniziativa riguarda i prodotti di quattro aziende: due siciliane, una toscana e una piemontese. Verranno emessi in totale 3500 certificati. E precisamente: 500 certificati da 50 euro con scadenza settembre 2006 del «Don Antonio» vendemmia 2004, Nero D’Avola Igt Sicilia, prodotto dall’azienda Morgante di Grotte in provincia di Agrigento. Altri 1000 certificati da 248 euro ciascuno con scadenza dicembre 2006, riguardano il «Castello di Fonterutoli» vendemmia 2004, Chianti Classico, e «Siepi» vendemmia 2004, Rosso Igt Toscana dell’azienda Marchesi Mazzi di Castellina in Chianti. Ancora 1000 certificati da 165 euro l’uno con scadenza settembre 2006 sono state emessi su «Vigna dei Dardi», Barolo Docg riserva 2000, dell’azienda Alessandro e Gian Natale fantino di Monteforte d’Alba. Infine 1000 certificati da 150 euro sempre con scadenza settembre 2006 del «Rosso di Turi» vendemmia 2003, Nero D’Avola, a del «Vigna Curia» annata 2002, da uve perricone dell’azienda Feotto dello jato (Palermo). I certificati saranno disponibili a partire da maggio in tutte le agenzie del Banco di Sicilia. Grande soddisfazione per questa operazione finanziaria da parte dell’azienda Castello di Fonterutoli, una delle imprese toscane più importanti in assoluto. Ad innalzare ulteriormente il valore delle bottiglie, l’annata prescelta: il 2004, valutata come strepitosa per i vigneti di Castellina in Chianti. Ma quello con il Banco di Sicilia non è che l’inizio di un rapporto fra i Mazzei e la Trinacria. Filippo e Francesco Mazzei sono infatti impegnati sull’isola in un progetto che sta prendendo forma nell’azienda Zisola. Si tratta di 40 ettari di vigneto nelle vicinanze di Noto, la perla del Barocco Siciliano, che entro il 2006 saranno completamente vitati a nero d’Avola e Syrah.
“Non è un caso – spiegano i fratelli Mazzei – che abbiano scelto la Sicilia per intraprendere il nostro primo passo fuori dall’azienda di famiglia. E’ una regione che ricorda la Toscana e che ormai è diventata una sorta di terra promessa del vino, grazie all’intraprendenza di grandi produttori”.

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