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Italia Oggi

Enoturismo, la crescita è disordinata … L’enoturismo è una realtà sempre più in crescita. La conferma viene dalle recente manifestazione “Calici di stelle”, che ha visto brindare più di 500 mila persone in 200 città. Con la combinazione della degustazione e dell’osservazione del cielo stellato, l’associazione Città del Vino ha dimostrato come possano esistere molteplici occasioni di visita, di aggregazione e vincenti opportunità turistiche per consolidare un flusso turistico che, fanno sapere gli analisti del Censis Servizi, autori del recente rapporto sul turismo dei vino, in termini di share registra un 75% di presenze domestiche, ma anche un crescente interesse dall’estero.

“Ci auguriamo che i 10 milioni di visitatori potenziali che vogliono godere delle risorse enogastronomiche italiane, possano diventare 10 milioni di enoturisti veri”, ha sottolineato il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon.
Attualmente, secondo il ram porto del Censis, sono oltre 4 milioni i cosiddetti enoturisti che abitualmente visitano le varie aree enologiche italiane: ben 136 strade del vino e oltre 500 città, per un giro d’affari complessivo pari a circa 2,5 miliardi di euro. Ma la strada per lo sviluppo di questo fenomeno non è del tutto in discesa: come ha più volte sottolineato la stesa associazione Città del vino, il principale ostacolo alla crescita dell’enoturismo è dovuto al rischio di una sviluppo disordinato, senza regia e, soprattutto, senza l’adeguata organizzazione di un’ospitalità ricca di eventi collaterali e infrastrutture capaci di trattenere il visitatore.

Infatti il tallone d’Achille dell’enoturismo è costituito dalla bassa percentuale di permanenze sul territorio e, quindi, da uno scarso appeal per il soggiorno prolungato.
“È indispensabile fare davvero sistema tra amministrazioni locali e operatori turistici privati”, ha concluso Zambon, “poiché, in mancanza di risorse e con territori decentrati privi di un adeguato supporto promozionale, diventa difficile trasformare le potenzialità in effettive produttività per l’intero comparto”.

Non va dimenticato, infatti, che accanto alle molteplici opportunità che l’enoturismo offre ad albergatori e operatori turistici locali, ci sono consorzi vinicoli, cooperative sociali e associazioni dell’artigianato locale: queste traggono i maggiori benefici proprio dagli eventi e dalle occasioni di visita turistica. Non a caso, l’associazione Città del vino conta di aumentare il numero di aree e città coinvolte nell’evento Calici di stelle.

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