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Italia Oggi

Metà spesa alimentare è anonima ... Otto italiani su dieci (l’82% circa) acquistano abitualmente prodotti agroalimentari di origine nazionale, in quanto considerati più sicuri (per l’84% dei consumatori). Ma purtroppo metà della spesa alimentare è destinata all’acquisto di prodotti ancora anonimi.
L’indicazione arriva dall’indagine condotta nell’ambito del progetto Eataly-Mangioitaliano promosso dalle associazioni dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federcosnumatori e Ancc-coop), presentata ieri a Roma. Dai risultati della ricerca emerge anche che il 96% dei consumatori ritiene che dovrebbe essere sempre indicato in etichetta il luogo di allevamento o coltivazione dei prodotti agricoli contenuti negli alimenti e che due consumatori su tre (67%) sono disposti a pagare un prezzo superiore per un prodotto che dia più garanzie. Il rischio, hanno sottolineato da Coldiretti commentando i dati, è che venga “spacciato”sul mercato nazionale ed estero il falso made in Italy a danno degli imprenditori e dei consumatori. Questo nonostante le diverse norme di legge già da tempo in vigore.
Per questo, l’organizzazione agricola chiede “maggiore responsabilità del sistema produttivo nazionale, dal campo alla tavola, e delle istituzioni a difesa della trasparenza dell’agroalimentare”, e ricorda che il comparto vale oltre 180 miliardi di euro e rappresenta circa il 15% del prodotto interno lordo, secondo solo al comparto manifatturiero. Si tratta, cioè, “di stringere le maglie larghe di una legislazione sulla quale cresce il mercato mondiale delle imitazioni di prodotti alimentari made in Italy che vale 50 miliardi di euro, pari a circa la metà dell’intero fatturato del settore originale”, hanno sottolineato dall’organizzazione. Inoltre, malgrado “le resistenze a livello nazionale e comunitario, occorre difendere e completare”, ha sostenuto la Coldiretti “il percorso già iniziato a livello europeo dove sono state adottate le norme per l’etichettatura di origine della carne bovina a partire dal 1° gennaio 2004, il paese di origine in cui è stato raccolto il miele dal 1° agosto 2004, mentre in Italia è stata prevista, grazie alla mobilitazione della Col diretti, l’etichetta di origine anche per il latte fresco dal giugno 2005, per la carne di pollo dal 17 ottobre 2005 e per la passata di pomodoro dal 15 giugno 2006”.
(arretrato di Italia Oggi del 15 dicembre 2006) 

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