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La Stampa

Un quarto di millennio tra grappa e bollicine ... Due aziende per una famiglia... Due aziende, due compleanni. Carlo Bocchino ha appena festeggiato i 140 anni della Contratto, acquistata nel 1994, e si appresta, nel 2008, a celebrare il centodecimo anniversario del marchio di grappa fondato dalla sua famiglia. Due aziende, due storie ultracentenarie che si sono dipanate a Canelli, provincia di Asti, nella stessa strada, a poche decine di metri di distanza l’una dall’altra. Due storie, che assieme sommano 250 anni, un quarto di millennio, ormai patrimonio di una sola famiglia. “E’ un traguardo di cui siamo molto orgogliosi - dice Carlo Bocchino - insieme all’aspetto dell’azienda di famiglia. Mia sorella Antonella, segue l’export, mentre le mie figlie Miranda e Marta si occupano rispettivamente delle vendite della Bocchino e della Contratto”. Lavoro su numeri di tutto rispetto, visto che dalle distillerie Bocchino quest’anno usciranno 1.000.000 di bottiglie di grappa, mentre saranno 250.000, tra bollicine, Barbera e Barolo, quelle prodotte con il nome Contratto. Per l’export i Paesi su cui si punta maggiormente sono gli Stati Uniti e la Germania.

“Il settore enologico - prosegue Bocchino - è in piena globalizzazione e aziende tutto sommato di limitate dimensioni come le nostre per mantenere e migliorare le quote di mercato devono orientare tutte le loro capacità verso un unico obiettivo: la qualità della produzione, facendo in modo di emergere nell’offerta globale. In questo ci aiuta la nostra posizione strategica, al centro di un’area viticola importante e storica, dove a parte i vigneti di proprietà, è più facile reperire le uve e le vinacce migliori. D’altronde lo stretto legame col territorio e la sua conoscenza specifica in termini agronomici, costituiscono un fattore positivo sul quale puntiamo da sempre e che oggi ci consente, magari con qualche sacrificio di margini, di tenere sotto controllo i listini”.

Per il suo l40esimo compleanno Contratto ha presentato un nuovo spumante Rosè Metodo Classico millesimato, per celebrare anche il primo spumante italiano che, novant’anni fa, nel 1917, riportò l’annata di produzione in etichetta proprio ad opera di Casa Contratto. Una tappa significativa nella
storia enologica nazionale oggi ricordata dal Rosè che mantiene anche il nome della storica riserva “For England”, nata appunto pensando al mercato inglese.

Per la Distilleria Bocchino, invece, nel 2008 è previsto si concluda la già annunciata completa ristrutturazione della sede storica. L’inaugurazione di questa rinnovata struttura rappresenterà di per sè il migliore dei modi per festeggiare 110 anni di attività, rimettendo anche in funzione l’alambicco dedicato alla produzione di selezionate riserve da vinacce provenienti da particolari “cru”, lavorate con il metodo elaborato dal fondatore dell’azienda: Carlo Bocchino, come il bisnipote attuale titolare.

Nella distilleria, vicino alle cantine di invecchiamento in botti di rovere vanto della famiglia, nascerà un Centro Culturale e Didattico dedicato alla grappa, in cui a disposizione dei visitatori si troveranno libri ed altri materiali illustrativi dell’intero ciclo produttivo. E, in autunno sarà offerto agli appassionati il privilegio di assistere al dito della distillazione di quella grappa che, come diceva Mike Bongiorno in uno storico spot televisivo di molti anni fa ha scelto di voler salire “sempre più in alto”.

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