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Italia Oggi

Vigneti
storici
a rischio ... Città del Vino... “Solo Trentino-Alto Adige e
Sicilia hanno consegnato gli elenchi dei vigneti da salvare”, così come previsto dalle norme comunitarie. Proprio per questo i vigneti storici italiani rischiano di scomparire rapidamente. È l’allarme lanciato da Valentino Valentini, presidente di Città del Vino, associazione dei comuni a più alta vocazione vitivinicola d’Italia, secondo il quale si tratta di un vero e proprio scandalo: “Le grandi regioni vitivinicole italiane si sono allineate sulla decisione di non inviare gli elenchi per salvare le aree vitate d’interesse storico, ambientale e paesaggistico o di montagna, dimostrando poco coraggio o, peggio, una scarsa cultura e conoscenza dei propri territori. Di fatto non si è voluto dare un segnale, seppure piccolo, che avrebbe rafforzato l’immagine della vitivinicoltura italiana e del made in Italy di cui il vino è tra i più importanti protagonisti”. La scadenza di fine mese per l’invio degli elenchi è stata osservata solamente dal Trentino-A1to Adige e dalla Sicilia, mentre Lombardia, Abruzzo, Campania e Calabria probabilmente lo faranno e Umbria, Liguria e Basilicata restano nell’incertezza. Tutte le altre regioni, stando alle indicazioni delle Città del Vino, non hanno nessuna intenzione di compilare gli elenchi. La condivisione, secondo 1’associazione dei comuni a più alta vocazione vitivinicola d’Italia, è che si prospetta un “futuro allarmante”. Il problema è che, secondo quanto approvato dal decreto del ministero delle politiche agricole del 23 luglio scorso, le aree vitate di particolare pregio storico e ambientale rischiano di essere estirpate perché non iscritte nell’apposito elenco che ogni regione avrebbe dovuto presentare entro il 2 luglio allo stesso ministero.

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