02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Olio, vino e zero CO2 ... L’a.d. di Castello Monte Violano lancia II progetto “green... Fascia: obiettivo niente più emissioni... Azzerare le emissioni di CO2 dell’azienda agricola di famiglia entro il prossimo anno e, facendo conoscere la propria esperienza, spronare altri imprenditori umbri a dar vita a un percorso enogastronomico completamente green. Sono i progetti sui quali è impegnato Lorenzo Fasola Bologna, amministratore delegato di Castello Monte Vibiano, una tenuta di 500 ha nel cuore dell’Umbria, per la metà a bosco e per l’altra metà coltivata a olivete (50 ha), vigne (40 ha) e seminativi (160 ha). Ad aiutarlo in quest’impresa, da una decina d’anni a questa parte, c’è Franco Cotona, il direttore del Centro italiano di ricerca sulle biomasse presso l’Università degli Studi di Perugia, originario di Mercatello, cui si è aggiunto più di recente Silvio Gentile, amministratore delegato della Green Utility. E a certificare le emissioni di gas effetto serra dell’azienda agricola è Dnv, che proprio oggi (sabato 11 ottobre) ha consegnato ufficialmente a Fasola la certificazione Iso 14064. “Abbiamo iniziato a lavorare al progetto emissioni zero dal 1998”, racconta a ItaliaOggi Fasola, a margine della cerimonia, “quando abbiamo reimpostato l’azienda, tornando a valorizzare la produzione d’olio d’oliva e di vino, e sostituito la coltura di tabacco con quella di seminativi. Soltanto dal 2003 abbiamo però iniziato a monitorare le emissioni di CO2 dell’azienda, che da circa 900 tons sono scese a poco più di 300 tons lo scorso anno e verranno azzerate nel 2009”. In questi anni l’imprenditore umbro ha investito circa 8 milioni di euro nell’azienda, rinnovando gradualmente i vigneti, ristrutturando la cantina e il frantoio, cambiando le attrezzature. “Nel portare a termine questi lavori”, evidenzia Fasola, “abbiamo sempre privilegiato soluzioni che contribuissero a contenere l’inquinamento atmosferico, senza per questo spendere delle fortune. La nostra scelta green non ha pesato per più dell’1% sui conti dell’azienda, che oggi genera ricavi per 10 milioni di euro”. Molteplici i tasselli che contribuiscono ad abbattere le
emissioni di CO2 di Castello Monte Vibiano: dalla trasformazione di 50 ha di bosco da ceduo ad alto fusto alla verniciatura dei silos in bianco per esaltare l’albedo terrestre (solo questa misura ha ridotto di 20 tons l’anno la produzione di CO2), alla progressiva sostituzione dei fertilizzanti chimici con altri d’origine naturale, alla creazione di un’intercapedine nel tetto della cantina per mantenerne naturalmente più fresca la temperatura, all’installazione di pannelli solari (con una produzione di 50 kW d’energia oggi, ma in fase di raddoppio), all’adozione di una caldaia alimentata con cippato di sarmenti di potatura (soluzione identica a quella fatta dalla casa vinicola Lungarotti, si veda ItaliaOggi del 27 settembre scorso), all’acquisto di trattori alimentati a biodiesel (ora tre, ma in futuro potrebbero salire a dieci). “Oggi”, aggiunge Fasola, “abbiamo anche inaugurato la prima stazione di ricarica per veicoli elettrici alimentata con pannelli solari Mover progettata da Green Utility. La utilizzeremo per ricaricare i due scooter Vectrix e i mezzi Faam che abbiamo comperato per muoverci all’interno dell’azienda senza inquinare e, in futuro, quando i mezzi elettrici saranno una quindicina, per far spostare a impatto zero anche gli ospiti che verranno a toccare con mano la nostra rivoluzione green”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su