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La Stampa

Le bollicine italiane conquistano gli Usa ... Storico sorpasso delle esportazioni in America: allo spumante un vantaggio del 30%... I Francesi nel 2009 sono stati battuti anche nei volumi di produzione: 345 milioni di bottiglie tricolori contro 260 milioni d’oltralpe... Un sorpasso storico. Lo spumante italiano supera lo champagne francese sugli scaffali degli “store”. Le bollicine nazionali esportate risultano addirittura del 30% in più rispetto a quelle dei cugini d’Oltralpe. A renderlo noto è Coldiretti, che motiva l’exploit con l’effetto congiunto dell’aumento negli Usa delle spedizioni in quantità dello spumante italiano (+9%) e del drastico crollo di quelle francesi, a -27% nei primi otto mesi del 2009 (secondo Iwfi). “Nello specifico - sottolinea l’associazione - sul mercato statunitense sono state esportate 11,5 milioni di bottiglie (da 0,75 litri) di spumante italiano rispetto ai 8,9 milioni di champagne francese, nei primi 8 mesi dell’anno”. I principali consumatori di spumanti italiani si trovano in Germania e negli Stati Uniti, ma stanno crescendo anche i mercati della Gran Bretagna e dei Paesi emergenti. Per effetto della crescita della domanda straniera, che è aumentata nel mondo del 9% in quantità nei primi sette mesi dell’anno, “le esportazioni dello spumante italiano hanno addirittura superato i consumi nazionali contribuendo a far realizzare un fatturato complessivo annuale stimato in oltre 2,5 miliardi di euro per una produzione di 345 milioni di bottiglie, precisa ancora Coldiretti. I dati del Forum Spumanti d’Italia confermano la verve delle bollicine italiane. Nel 2008 l’export tricolore è cresciuto sia in volumi (+15,38%) che valore (+19,2%) in 70 paesi, facendo dell’Italia il terzo paese produttore al mondo e il secondo esportatore. L’anno scorso sono state distribuite 328,485 milioni di bottiglie, un +8,84% fra consumi nazionali e resto del mondo rispetto al 2007. In 10 anni (nel 1998 erano 221 milioni) si riscontra un incremento del 33%. Il recente sorpasso sul mercato Usa è il secondo record fatto segnare nel 2009 dallo spumante. Prima c’era stato, infatti, il “botto” della produzione, che ha superato quella di champagne francese: 345 milioni di bottiglie stimate quest’anno per il prodotto nazionale (+5% sul 2008) contro i 260 milioni dei cugini d’Oltralpe, in calo rispetto 322 milioni del 2008 e ai 339 milioni del 2007. “È un comparto in assoluta controtendenza rispetto a quello del vino e di tutto l’agroalimentare italiano”, commenta il presidente dell’Ismea, Arturo Semerari, per il quale, ora , la sfida, è quella di superare il “consumo da ricorrenza” legato soprattutto a quello domestico. La filiera degli spumanti docg-doc conta 278 denominazioni, 20 regioni coinvolte, 75 province e 390 comuni; 600 aziende vitivinicole producono almeno una bottiglia; 2.360 sono le etichette sul mercato nazionale e mondiale. Veneto, Piemonte e Lombardia sono le regioni più produttive: la Lombardia è il leader per le bollicine ottenute con il metodo classico, Veneto e Piemonte seguono con 110-120 milioni di bottiglie prodotte per 600 milioni di euro in valore all’origine.

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