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Italia Oggi

In Germania ora è di moda il vino ... La generazione prosecco disdegna la birra perché teme di farsi venire la bierbauch, il pancione... I tedeschi preferiscono Barolo e Sangiovese ai Bordeaux... Scompare, o comincia a sparire, la bierbauch, letteralmente la pancia da birra, tipica dei tedeschi. Se si abusa, dilata la pancia, e l’inconveniente è ineliminabile. Appena ieri, i giovani in Germania erano atletici e prestanti, poi a un tratto, verso la trentina, quasi sempre dopo il matrimonio, cominciavano a mettere su peso e pancia. Ma anche molti che restavano magri cominciavano a gonfiarsi a causa di qualche boccale cli troppo. Un fenomeno che sembra appartenere alla passata generazione. E il merito è di noi italiani. Abbiamo insegnato a bere vino- ai connazionali di Frau Angela, che preferiscono la nostra produzione a quella francese. Certamente, se ne abusa, il vino provoca altri guai, ma non se ne possono bere due o tre litri, come avviene con la birra. Alcolizzati, magari, senza pancia. Anche Helmut Kohl, nonostante quanto si vuole credere, preferisce il vino alla birra. Immenso, ma senza bierbauch. Secondo il solito pregiudizio, i tedeschi passerebbero le serate in birreria, a svuotare enormi boccali divorando würstel con crauti. Forse nella remota provincia. A Monaco, specialmente durante l’Oktoberfest, le birrerie sono invase dai turisti, con al primo posto gli italiani. I giovani sono diversi. Un recente saggio dedicato a loro non a caso è intitolato Generation Prosecco. Chi vuoi essere alla moda, soprattutto a Berlino, non si fa sorprendere con un boccale di birra. Meglio lo spumante italiano. Una ventina d’anni fa, la Germania voleva vietare l’importazione di birra belga o francese, prodotta con metodi non autorizzati dalle regole tedesche, che risalgono al medioevo. La birra francese, fatta con il riso, secondo loro non poteva nemmeno essere considerata birra. Ci fu un processo a Bruxelles. L’avvocato difensore della Repubblica federale sostenne che la bevanda transalpina era troppo alcolica e avrebbe messo in pericolo la salute dei tedeschi, il cui consumo medio era di due litri al giorno. Il pubblico ministero, che era britannico, obiettò che chi beve due litri di birra al giorno non si preoccupa della salute. E vinse. Ma i tedeschi continuarono a non importare la “falsa” birra
estera. Oggi il consumo è calato a 121 litri all’anno (dai 15 anni in su), cioè in media una bottiglia da 0,33 litri al giorno. Per un totale di 86 milioni di ettolitri. Mentre aumenta di anno in anno il consumo di vino, dal 2005 del 7%. In media un adulto ne beve 21 litri all’anno, e ogni anno mezzo litro in più, per un totale di 17 milioni di ettolitri, di cui quasi 4 di spumante. Sette milioni sono di produzione locale, il resto viene importato, e da tempo l’Italia batte la Francia. È lontano il tempo in cui nei ristoranti italiani in Germania si serviva il Chianti in fiaschi impagliati da un litro e mezzo. I tedeschi di allora offrivano agli ospiti vino francese per far colpo. Oggi, hanno imparato a cucinare gli spaghetti al dente, e conoscono i nostri vini. E tutti ci tengono a far provare la bottiglia scovata durante le vacanze in Italia, e comprata a buon prezzo. Offrire un Bordeaux non è chic, basta avere soldi da spendere. Il vero intenditore fa gustare il Barolo o il Sangiovese, e spiega come l’ha trovato, e quanto è conveniente. Una moda che favorisce la nostra bilancia commerciale.
I tedeschi hanno conquistato il quarto posto al mondo tra i bevitori di vino. Ne hanno importato 1,3 miliardi di litri nel 2009, con un aumento del 4,4%. Al primo posto, l’Italia con 517 milioni, per un importo di 550 milioni di euro, e un incremento rispetto all’anno precedente del 4,8%. Al secondo posto la Francia, molto distanziata, con 203 milioni, con un calo del 5,1%, ma per un importo di 376 milioni di euro. Meno bottiglie, ma più care delle nostre. Al terzo posto la Spagna, con 190 milioni, e un calo di quasi l’11%. Un’inchiesta di mercato rivela che a favorire l’inversione di tendenza sono le donne. Alle giovani tedesche non piace la birra e preferiscono un calice di prosecco. O di un vino leggero e secco.

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