Le coltivazioni geneticamente modificate per ottenere maggiori produzioni avranno effetti imprevedibili e talvolta letali a carico di tutta la vita animale e vegetale. Sono già state constate stragi di api, vespe e della bellissima farfalla Monarca. L'allarme è stato lanciato dai massimi specialisti entomologi che si sono riuniti nel Parco Nazionale d'Abruzzo per partecipare ad un incontro scientifico, in cui sono state affrontate le tematiche di maggior attualità dell'immenso mondo degli insetti. Gran parte delle coltivazioni a granturco delle grandi monoculture americane, hanno sostenuto gli scienziati, viene oggi geneticamente modificata per ottenere miglioramenti produttivi, ma le proteine che ne risultano si diffondono negli ambienti circostanti, con effetti a volta fatali per gli insetti. Dall'incontro sono emerse infinite curiosità, come quella che gli insetti sono buoni da mangiare: non solo i nomadi del deserto mangiano spiedini di cavallette, ma un nuovo ristorante aperto a Londra, "Bird's Cage", offre piatti raffinatissimi e molto ricercati. Senza insetti, inoltre, non potrebbe esistere il miele, ma neanche la frutta: oltre l'80% delle piante fruttifere, infatti, sono impollinate fa queste creature a sei zampe. E poi c'è chi per gli insetti nutre una vera e propia passione che può raggiungere vertici inimmaginabili. Che dire infatti di quella coppia di architetti polacchi che è costruita la propria casa a forma di Scarabeo Rinoceronte? Ma l'allarme degli scienziati non riguarda solo gli insetti: un'altra specie in via di estinzione è quella dell'entomologo: "se questa nobile scienza non godrà di incentivi e non verrà diffusa in modo più efficace tra i giovani, rischierà di essere dimenticata".
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