Non ci sarà soltanto aspetto commerciale quest’anno all’Asta del Barolo - in calendario il 9 settembre - nella cantina Giovanni Gagliardo di La Morra. L’appuntamento, uno dei più attesi al mondo per gli amanti del Barolo, vedrà anche un significativo fuori programma: il ricavato del lotto n. 50 (fuori catalogo), costituito da un grande formato di Barolo Preve Galiardo ’97, con etichetta celebrativa di Romano Levi, andrà totalmente in beneficenza, in particolare all’Unicef per la lotta contro il lavoro minorile: “è un gesto di grande valore morale ed è significativo che venga dal vino e più in generale dall’agricoltura, perché anche questo settore nel passato ha dovuto, suo malgrado, vivere la piaga del lavoro minorile, con quei giovani “servitù” (manovali) che venivano portati al mercato e contrattati come qualsiasi altro strumento produttivo”. Tra i lotti più interessanti dell’asta (che, come ogni anno, sarà anche l’occasione per presentare l’annata ’97 del Barolo Preve, il più famoso di casa Gagliardo; info: www.gagliardo.it ), due Barolo Monfortino 1964 a 300 Euro, 4 Barolo Bartolo Mascarello 1968 a 600 Euro, 3 Barolo Vietti 1970 (con serigrafia di Cascella) a 390 Euro, 2 magnum Barolo Granbussia Aldo Conterno 1990 a 780 Euro … Grande attrattiva ci sarà anche per i lotti costituiti da 6 bottiglie, numerate da 1 a 6, e firmate dai rispettivi produttori dei migliori crù dell’annata ’97: Voerzio, Vietti, Oddero, Scavino, Michele Chiarlo e Giovanni Gagliardo, che proporrà anche 3 doppie magnum (numerate 1 e 2) a 620 Euro ed un numero unico “gran Magnum” di Barolo Preve da 5 litri a 520 Euro.
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