In Piemonte, il vino fa il suo ingresso in banca: è nata, infatti, da un'iniziativa della Cassa di Risparmio di Asti, una nuova obbligazione destinata ai risparmiatori che vogliano investire nel vino. Si chiama “Vigneto doc” e consentirà di percepire un interesse netto del 3% alla prima cedola. Nel progetto, che questa mattina è stato presentato ad Asti, denominato “Meglio le botti o i bot?”, sono previsti piani trentennali agevolati per l'acquisto di vigneti, aiuti alla realizzazione di impianti di trasformazione delle uve e per strutture di vendita in azienda, oltre a facilitazioni sulla smobilitazione e la ricostruzione di cantine.
La Cassa di Risparmio di Asti ha presentato un triplo e innovativo progetto a favore dell´agricoltura di qualità. Con i marchi "Vigneto doc", "Agri dop", "Agri bio", la Cassa di Risparmio di Asti lancia un programma di finanziamento agevolato a favore delle imprese agricole e agro-industriali. E´ un piano complesso che vanta una disponibilità di 100 milioni di Euro (pari a circa 200 miliardi).
Vigneto doc - Vuole affiancare l´imprenditore vitivinicolo che crede nello sviluppo della propria azienda e offrirgli una serie di opportunità. Tra i principali finanziamenti sono previsti prestiti trentennali a tassi agevolati per l´acquisto di vigneti, aiuti per la realizzazione di impianti di lavorazione e trasformazione delle uve e dei vini, per l´apertura di strutture di vendita in azienda; interventi sui costi di formazione del personale sia in cantina che nei vigneti, sulle spese per la partecipazione a fiere e rassegne in Italia e all´estero e la promozione pubblicitaria. L´imprenditore che aderisce a "Vigneto doc" avrà anche la possibilità di essere inserito in www.catanabuta.com il portale di e-commerce enologico realizzato dalla Cassa di risparmio di Asti e che offre ai navigatori della rete la possibilità di acquisti reali in una cantina virtuale. Tra le attività finanziabili c´è anche una voce molto significativa e per certi versi "rivoluzionaria": sono i costi ristrutturazione o demolozione con successiva ricostruzione delle cantine. In pratica la C.R. Asti finanzierà la "rottamazione" di capannoni e altre strutture enologiche realizzate quando la sensibilità paesaggista era molto diversa da quella attuale. E´ una scelta che considera il valore ambientale di una costruzione e sottolinea come un territorio più bello e meno deturpato abbia maggiori capacità di attirare il turismo enologico, fonte riconosciuta di introiti per l´intera filiera economica. E´ una scelta inedita che va intesa come un grande opportunità di rinnovamento. Nella stessa logica si muovono i progetti di finanziamento di "Agri dop", destinati a chi produce prodotti tipici riconosciuti, dai formaggi ai salumi ai dolci, e "Agribio", che punta su chi opera nel crescente comparto dell´agricoltura biologica.
Servizi e consulenze - I tre progetti saranno arricchiti da una serie di servizi di consulenza, assistenza tecnica e assicurativa che li rendono veri "alleati" degli operatori. Sono previsti servizi di consulenza e informazione: dalle condizioni meteorologiche alla consulenza telefonica medico-veterinaria all´analisi dei terreni con valutazione agronomica di laboratori convenzionati. Tra le novità anche la nascita interna alla banca di un "borsino del vigneto e dei terreni vocati" con possibilità di inserire richieste di vendita o acquisti.
Per i risparmiatori - "Vigneto doc" si rivolge anche ai risparmiatori: è infatti anche il titolo di una obbligazione molto interessante per tutti coloro che intendono contribuire, investendo una quota dei loro risparmi, a finanziare i progetti a favore dell´agricoltura di qualità. La Cassa di Risparmio di Asti ha previsto un tasso del 3% netto alla prima cedola.
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